Santa Maria del Lauro (Basilica Santuario)

Descrizione

Descrizione

La Basilica Santuario della Madonna del Lauro in Meta di Sorrento (Napoli).

Dopo aver percorso impavidi le curve della statale S.S145 ed essersi persi con lo sguardo sulla meravigliosa vista a picco sul mare, si passa davanti alla maestosità della Basilica di S. Maria del Lauro, appena fuori dal centro storico. Un’imponente basilica, in stile neoclassico, ma con il campanile in stile barocco.
È la chiesa principale di Meta, a cui i metesi sono particolarmente devoti, e rappresenta un forte tratto identificativo di questo popolo di marinari.
La storia della Basilica di S. Maria del Lauro si intreccia tra mito e leggenda e risale al periodo bizantino, lo stesso attribuito alla statua della Madonna collocata tra la fine del VIII e l’inizio del IX secolo, epoca in cui il territorio Sorrentino era per l’appunto sotto l’imperatore di Bisanzio. In quell’epoca i Metesi avevano un’ottima Marina Mercantile e frequentavano i porti dell’Oriente e della Palestina. Dunque era normale nella zona trovare opere bizantine.
Secondo la tradizione, la Basilica nasce laddove un tempo sorgeva un tempietto pagano dedicato al dio Apollo, il purificatore, nume cui, guarda caso, era sacro l’alloro. Qui dove prima c’erano solo boschi, sorgeva un albero di alloro (detto anche lauro); la leggenda vuole che una vecchietta sordo-muta, mentre pascolava la sua vacca, vide in prossimità della pianta di alloro una lingua di fuoco ardere senza spegnersi. Incuriosita si avvicinò e trovò ai piedi della pianta, la statua della Madonna, in stile bizantino. In quell’epoca, infatti, in seguito alle lotte iconoclaste scatenate dall’Imperatore bizantino contro le immagini sacre, non era insolito trovare raffigurazioni religiose abbandonate o nascoste per evitarne la distruzione imposta dall’imperatore. Circa poi l’origine dalla statua, sul piano storico è possibile tanto che sia stata realizzata in Oriente e trasportata qui dai naviganti, tanto che sia stata scolpita da un artista del posto.
Di fatto, a seguito del ritrovamento, la vecchietta miracolosamente ritrovò la vista e l’udito e tutto il paese grido al miracolo. Visto il tumulto causato dalla straordinarietà dell’evento, l’allora Vescovo di Sorrento fece trasportare la statua nella sua Cattedrale, ma il mattino successivo, miracolosamente, essa fu ritrovata sotto l’alloro a Meta. Questo si ripeté più e più volte, e così la statua venne definitivamente lasciata a Meta e da allora la statua fu venerata come “Madonna del Lauro”.
Fra il IX e il X secolo, la popolazione fu indotta a costruire un tempio più grande che potesse accogliere il crescente numero di fedeli che si recavano a venerarla. Negli anni, le vicissitudini della Basilica di S. Maria del Lauro sono state travagliatissime perché più volte distrutta e saccheggiata, e ogni volta ricostruita e arricchita dagli abitanti. Addirittura nel 1782 fu necessario riconsacrarla, per i tanti lavori eseguiti! Nel 1914 fu elevata a Basilica Pontificia ed è stata sede Giubilare diocesana per l’Anno Santo del 2000.
Ad ogni modo, la visita alla chiesa è d’obbligo per capire meglio un popolo che in essa trova la sua storia e la sua identità, una prova sta nel fatto che il Cappellone di San Pietro nel suo interno che è costellato di ex-voto marinari datati tra il ‘600 e il ‘900, l’epoca marinara.

Caratteristiche

La facciata della Basilica di S. Maria del Lauro è in stile neoclassico e risale alla prima metà del XIX secolo. Tutte le decorazioni della facciata sono in stucco. Il portale d’ingresso è in ferro, ma alle sue spalle ne è presente un altro in legno.
L’interno della Basilica si presenta a croce latina, con navata centrale, con volta a botte, separata dalle due laterali, con volta a crociera.
All’interno sono presenti diverse cappelle. La principale, realizzata in marmi, è dedicata alla Madonna del Lauro. Infatti è presente una statua della Vergine in legno.
Nella cappella di patronato della famiglia De Martino è possibile ammirare una statua di San Pietro, della seconda metà del XVI secolo ed una scultura raffigurante il Cristo morto, del XIX secolo.
Oltre alle due appena descritte, sono presenti altre tre cappelle, una di queste dedicata alla Madonna del Rosario.
È possibile, inoltre, ammirare numerose opere d’arte, tra le più significative ci sono le statue dell’Angelo Custode e di San Michele, risalenti al 1640. All’interno della sacrestia, invece, è possibile vedere affreschi raffiguranti il trionfo della fede, opera di Costantino Desiderio del 1783, una tela di Luca Giordano, con tema la cacciata dei mercanti dal tempio di Gerusalemme ed armadi in legno intarsiati risalenti al 1765, opera di artigiani nocerini.

dal sito internet “About Sorrento.com”

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