Beata Vergine Maria del Piratello

Descrizione

Descrizione
Il santuario della Beata Vergine del Piratello è una chiesa, con annesso convento francescano, situata sulla via Emilia circa 3 km ad ovest di Imola. È la sede del più antico culto mariano della città.
Come molti altri santuari mariani, l’edificio è stato eretto nei pressi del luogo in cui avvenne un’apparizione della Madonna a un fedele. La tradizione vuole che Stefano Mangelli, un pio lombardo vissuto alla fine del Quattrocento, nel 1483 partisse da Cremona diretto a piedi al santuario di Loreto per un pellegrinaggio. Egli stazionò a 3 km da Imola in un ostello. Era giovedì santo (che quell’anno cadeva il 27 marzo), nei suoi piani sarebbe dovuto arrivare a destinazione in tempo per la Pasqua. Prima di ripartire si fermò a recitare una preghiera davanti a un’immagine della Madonna, posta in un’edicola, ombreggiata da un piccolo pero (un piradèl in romagnolo).
In quel momento la Madonna gli apparve e gli parlò. Si presentò come “Immacolata Maria regina di vita eterna” e gli disse di presentarsi alle autorità imolesi per chiedere che in quel punto fosse costruito un santuario a lei dedicato. Poi fece fiorire un roseto, come prova della sua potenza. Si era in marzo: una fioritura fuori stagione. Mangelli portò i fiori di fronte alle autorità, che credettero ed esaudirono la richiesta della Vergine. Il Piratello è uno dei primi tre luoghi dove la Vergine ha annunciato di essere l’Immacolata Concezione.

Il culto mariano

Il 4 febbraio 1617 fu emanato dal Comune il provvedimento che autorizzava l’ingresso annuale dell’immagine della Beata Vergine nella cattedrale di Imola. Venne così confermato lo stretto legame che si era creato nel tempo tra la Sacra immagine e la città. Contestualmente i frati francescani incaricarono la Confraternita del Santissimo Sacramento del suo trasporto. La Madonna del Piratello fece il suo primo ingresso in città il 30 aprile dello stesso anno. Fu portata in processione lungo le vie della città nei tre giorni delle Rogazioni minori. In quella solenne occasione l’immagine della Vergine fu incoronata dal vescovo, il beato Rodolfo Paleotti, con un diadema d’argento.
Nel 1711 venne avviato l’iter per richiedere al Capitolo di San Pietro l’incoronazione ufficiale dell’immagine. La richiesta fu accolta ed il 15 agosto 1714 la Madonna venne solennemente incoronata con un diadema d’oro. In anni seguenti la sacra immagine fu proclamata dal Comune Decor Imolensium.
Ancora oggi il 27 marzo si celebra la Festa della Sacra immagine. Si rinnova il rito delle rogazioni, con processioni per le vie di Imola, dove il popolo accompagna l’immagine della Beata Vergine. La Confraternita del Santissimo Sacramento effettua il trasporto fino a Imola e ne segue ogni movimento in città.

Fonte: Wikipedia

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