Madonna dei Poveri (Santuario Parrocchia)

Descrizione

Descrizione

La chiesa della Madonna dei Poveri, concepita come nuovo modello di architettura religiosa razionalista, è impostata sulla ripetizione di un modulo di dimensioni pari a 10×14 metri delimitato da quattro pilastri, che definisce lo spazio delle tre navate destinate ai fedeli. Completano lo schema planimetrico l’area d’accesso adiacente al sagrato (una stretta fascia che accoglie il portale cerimoniale e due ingressi laterali) e la zona del coro, confinata in un ambiente dalla pianta triangolare. L’altare, rivolto verso i fedeli come da tradizione ambrosiana, è invece iscritto in una forma esagonale coincidente con la proiezione a terra delle linee del tamburo. Il rigore formalistico della planimetria si rinnova nell’immagine esterna dell’edificio, orientata alla sobrietà grazie al ricorso alla finitura in cemento di tutte le facciate e che s’interrompe solo in corrispondenza dei fregi in cotto, applicati a fasce sul fronte d’ingresso. Particolarmente interessanti sono invece le condizioni di luce che definiscono l’interno: l’illuminazione naturale – esclusivamente zenitale – scarseggia nelle navate laterali grazie ai muri perimetrali degli pseudomatronei, realizzati con grigliati in pietra semilavorata che attenuano la percezione del rapporto con l’esterno. Al contrario, la navata laterale è invasa dalla luce in corrispondenza dell’altare e del presbiterio, che proviene da 49 lucernai chiusi da cristallo temprato tipo Securit, ricavati nel tiburio e invisibili a chi sosti nelle navate. Nel perimetro del complesso è inserita anche una cappella per le messe settimanali, disegnata come un giardino all’aperto e per questo definita dai suoi progettisti “cappella-hortus conclusus”.

NOTIZIE STORICHE

La chiesa nasce nell’ambito del piano per l’edificazione del quartiere INA-Casa di Baggio, alla periferia ovest di Milano, ed è parte del programma “Nuove chiese di periferia” lanciato dalla diocesi meneghina. Il progetto, che ha da subito dovuto affrontare un clima di ristrettezze economiche, ha subito numerosi ridimensionamenti nel corso della realizzazione: non sono mai stati costruiti elementi fondamentali del disegno di Figini e Pollini come il quadriportico (che avrebbe dovuto circoscrivere il sagrato), l’esonartece, due ulteriori navate laterali, il battistero e il campanile.

OPERE D’ARTE

  • crocifisso in cemento e cristallo: Croce (interno, altare)
    autore: Ruggeri Costantino
  • tabernacolo in rame (tabernacolo)
    autore: Ruggeri Costantino

Contatti

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