Madonna della Misericordia in S. Chiara

Descrizione

Descrizione

Santuario Madonna della Misericordia in Santa Chiara: Vi si venera l’immagine della Madonna della Misericordia che dalla sera dell’11 maggio 1850 mosse gli occhi. Il giorno consecutivo la notizia dilagò per la città e fuori. Il miracolo si ripetette, ad intervalli, per otto mesi consecutivi suscitando cambiamento di vita e conversioni profonde nei fedeli che numerosissimi accorrevano a pregarla.

Le pupille della sacra immagine si alzavano verso il cielo e si abbassavano sui fedeli. A volte erano lucenti come stelle, a volte si velavano di pianto. Il volto, a tratti roseo, si faceva poi pallido quando abbassava gli occhi. Il Vescovo diocesano dell’epoca, Mons.
Salvatore Leziroli, sollecitato anche dal Papa Pio IX, per dare al fatto un’inconfutabile certezza storica, ordinò un regolare processo. Deposero Cardinali, Vescovi, uomini illustri per scienza e comuni fedeli: tutti concordemente asserirono la realtà del prodigio. La Madonna della Misericordia divenne la Patrona della Città e Diocesi di Rimini. Il 12 maggio é il giorno della festa; il 12 di ogni mese, in memoria del miracolo, vengono celebrate le s. messe con orario festivo.
L’immagine della Madonna é opera del pittore riminese Giuseppe Soleri Brancaleoni che la dipinse nel 1796 per le Suore Clarisse di S. Chiara. Nel 1824, sia la piccola chiesa di S. Chiara, che una parte del soppresso monastero delle Clarisse, furono donate dal Vescovo di Rimini a S. Gaspare del Bufalo, Fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, perchè vi stabilisse una comunità dei suoi sacerdoti per arricchire spiritualmente, con il loro ministero apostolico, la popolazione della città e delle campagne. Essi, ancora oggi, officiano il Santuario.

L’attuale tempio fu realizzato in soli sei mesi, dal 17 maggio al 17 novembre del 1850, con le offerte dei fedeli, dall’architetto riminese Giovanni Benedettini, in sostituzione della chiesa pre-esistente, divenuta troppo piccola per il grande afflusso di fedeli.
Gli ornamenti di marmo e finto marmo, i disegni che ornano le pareti interne furono realizzati nel 1874, sotto la direzione del pittore riminese Giuseppe Ravegnani, da artisti bolognesi.

Le figure sono opera di Guglielmo Bilancioni, il miglior pittore riminese dell’ottocento. Il catino dell’abside é stato dipinto dal Secchi, milanese, nel 1958. Di quel periodo é anche la realizzazione del prestigioso organo della ditta Tamburini di Crema, composto da circa 2000 canne.

L’immagine della Madonna troneggia sul fondo dell’abside, circondata da una raggiera di legno dorato in cui due angeli sostengono l’artistica cornice in oro, argento e pietre preziose, contenente la tela, dono del Papa Pio IX. Egli stesso volle che fosse incoronata il 15 agosto 1850.

Contatti

Contatti

*i campi contrassegnati con l'asterisco * sono obbligatori

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi