Maria Immacolata “Nostra Signora di Lourdes”

Descrizione

Descrizione
Il Santuario Maria Immacolata “Nostra Signora di Lourdes” è situato a 1000 metri di altitudine, sul colle Nevegàl, splendida terrazza sulle prealpi bellunesi. È un’oasi dello spirito immersa nel silenzio della natura, sotto la sguardo materno di Maria Immacolata.
Due sacerdoti diocesani a tempo pieno, coadiuvati da tre Religiose messicane della Congregazione “Serve del Cuore di Gesù e dei poveri”, attendono all’accoglienza dei pellegrini ed alla celebrazione dei Sacramenti, soprattutto del Sacramento della Riconciliazione.
Al Santuario, che rimane aperto tutto l’anno, si celebra la S. Messa quotidiana alle ore 18 nei giorni feriali; nei giorni festivi e vigilie di feste si celebra la S. Messa alle 10.30 ed alle 18 (in orario solare alle 17).
Ogni sabato alle 9 viene celebrata una S. Messa per tutti gli ammalati, cui fa seguito, come a Lourdes, la processione e la benedizione col SS.mo Sacramento.
Fra le altre opportunità che il Santuario offre vi è la possibilità di sostare in preghiera ed adorazione silenziosa davanti al SS.mo Sacramento ogni venerdì dalle 20.30 alle 21.30.
Il Santuario accoglie ed anima i pellegrinaggi che giungono quassù da ogni parte del Veneto ed anche da altre regioni d’Italia. La comunità propone ed anima anche dei piccoli ritiri spirituali di mezza giornata o di una giornata intera per ragazzi che si preparano ai sacramenti, per le loro famiglie, per quanti desiderano vivere un’esperienza di preghiera e di silenzio.
Il Santuario offre anche ospitalità per qualche giorno, soprattutto a sacerdoti o missionari che hanno bisogno di un poco di riposo. Per soggiorni più prolungati, si possono contattare gli alberghi che si trovano in zona e che si possono trovare sui links di questo stesso sito.
Sono in cantiere diverse proposte per incrementare la vita e le attività del Santuario. Con l’aiuto di Dio, la benedizione di Maria e la collaborazione di tante persone di buona volontà, questo Santuario si avvia a diventare sempre di più quella “casa di Maria” ove sia più facile incontrare ed amare il suo Figlio Gesù.

LA STORIA

Belluno, quale degno capoluogo di una provincia montana, racchiude nel suo territorio comunale un colle, formante un altipiano a mille metri d’altitudine, al quale i bellunesi vogliono, come si usa dire da queste parti, ”un bene dell’anima”.
Il Santuario del Nevegal è sorto negli anni ’90: la prima pietra venne posata il 21 marzo 1994; aperto al culto il 30 luglio 1994, venne solennemente consacrato il 1° maggio 1995. Il progetto è dell’architetto Eugenio Abruzzini.
Sorge sull’altopiano del Nevegal, a 1000 metri slm, a pochi chilometri da Belluno. Di lì la vista spazia dalle Vette Feltrine alle prime pareti delle Dolomiti bellunesi, lasciando intravedere le più celebri vette dolomitiche, ora riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Il Santuario non è legato a nessun evento miracoloso. È sorto per offrire un’adeguata vita liturgica ed una assistenza spirituale ai numerosi ospiti del Nevegal e per accogliere pellegrini devoti alla Madonna.
La chiesa, con un vasto portico, capace di ospitare affollate celebrazioni; la cappella del santissimo Sacramento e della Riconciliazione, una sala per conferenze e incontri attrezzata per la videoproiezione, la Grotta dell’Immacolata, le cinque cappelle con i misteri del rosario, la Via Crucis sul colle, il campanile, l’abitazione della comunità religiosa che cura il Santuario.

La grotta di Lourdes

Rivisita in chiave moderna la famosa grotta ai piedi dei Pirenei. La statua in marmo della Vergine venne benedetta da papa Giovanni Paolo II nel 1992; sotto i suoi piedi la luna e nella nicchia una corona di dodici stelle, come nella visione dell’Apocalisse. Dalla grotta una corsia in marmo conduce fino alla Chiesa ed all’altare, così come Maria indica la strada che conduce a Gesù: è un cammino comodo, ben diverso dall’ispido pavimento circostante.

Le cappelle del rosario

Venti mosaici, realizzati dalla Scuola di Spilimbergo, rappresentano i misteri del rosario; quelli “luminosi” si staccano perché realizzati successivamente. Le cappelle costituiscono un itinerario lungo il quale il fedele o i gruppi si spostano contemplando gli eventi della vita di Gesù.

La chiesa

Tutto il complesso converge verso l’altare, segno liturgico del Cristo, la cui solenne immagine domina in un graffito dell’abside, opera dello scultore Franco Fiabane. L’assemblea è raccolta attorno all’altare, come indicato dal Concilio. Un angelo in pietra invita il fedele a guardare anche all’ambone, luogo da cui si proclama la Parola di Dio; la pietra ribaltata dal Sepolcro sottolinea il centro dell’annuncio. La copertura è come un manto che si stende sull’assemblea: è come il manto di Maria che si posa sulla Chiesa. L’organo è un pregevole strumento del 1765.

La cappella della riconciliazione

Oltre che come cappella feriale e custodia dell’Eucaristia, è dedicata al ministero della riconciliazione. Un cotto veneto del prof. Renato Varese ricorda il perdono dell’adultera da parte di Gesù e il gallo che cantò svegliando la coscienza di Pietro.

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