Maria SS. Rosa Mistica

Descrizione

Descrizione

La chiesa di Santa Caterina, nota anche come Santuario di Rosa Mistica, sorge nella piazza centrale della cittadina di Cormons, tra Gorizia ed Udine. Il nome Rosa Mistica è dovuto ad una piccola statua prodigiosa di Maria, incastonata come pietra preziosa nel grande altare policromo della chiesa.

Nel 1710 lo scultore Francesco Regola, non grande artista ma uomo di spirito, costruì la statua in legno e cartapesta che le era stata commissionata dalla nobile Orsola de Grotta per le sue alunne di catechismo. La nobile si lamentò perchè la statua non era riuscita bene e lo scultore fu pronto a scusarsi dicendo “la si quieti, signorina, vedrà che la mia statua, con tutti i difetti che le vuole trovare, non andrà molto che farà miracoli”. La fondazione religiosa, istituita a Cormons da Orsola da Grotta, nel 1714 aveva acquistato, nel sito, una chiesetta già di proprieta dei Domenicani.

Il 15 Gennaio 1737  la piccola statua di Rosa Mistica sudò e continuò a sudare per più di 15 giorni.  Sorelle e sacerdoti asciugarono quella preziosissima rugiada con panni di lino che vengono ancora conservati come reliquie.  Quella stessa sera la Madonna ridonò la salute a Leonardo Cochar, uomo di 79 anni, che lasciò ai piedi della Vergine le sue grucce per sempre. Accanto, un mendicate depose un soldino chiesto in elemosina ad una signora, il suo gesto inatteso fu seguito da tutti i presenti. Da quel momento grazie ed offerte furono continue.

Il 21 Marzo dello stesso anno ci fu un altro segno prodigioso. Protagonista fu una bambina di nove anni devota a Maria, Mariannina Cipriani, davanti a lei la statua s’illuminò, il volto divenne più splendido del sole e dagli occhi uscirono come sprazzi di vivissima luce. La fanciulla fu inondata di dolcezza, la Vergine la guardò e le sorrise per due volte. Alla fine lo splendore cessò e la statua tornò com’era in principio.

La chiesa, dopo la sua apertura ai fedeli per la venerazione della miracolosa statua di Rosa Mistica, non bastò piu alle esigenze del culto e fu allora decisa, nel 1750, la costruzione di una nuova chiesa su fondi attigui alla cappella. Quest’ultima fu costruita tra il 1776 e il 1778 su disegno clel carmelitano Carlo Corbellini. Nel 1779 fu consacrata a santa Caterina, patrona delle Consorelle.

La facciata della chiesa presenta, nell’ordine inferiore, sei lesene su alti basamenti e il portale sormontato da un arco “a cappello di prete”. In quello superiore il timpano, spezzato da due lesene, è affiancato, su entrambi i lati, da campanili ottagonali con cupolino a cipolla. L’interno è a navata unica con il presbiterio rialzato e due cappelle per gli altari laterali Gli arredi risalgono al secoli XVIII-XX.
La chiesa fu costruita in asse con quella della Beata Vergine del Soccorso, sul Quarin, e con il Duomo, con cui venne a costituire il centro di un progetto di rinnovamento urbano.

Nel 1866 San Luigi Scrosoppi vi portò le Suore della Provvidenza, da lui fondate, che ancora oggi custodiscono il Santuario con il venerato simulacro.

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