S. Bambino di Praga (Santuario Parrocchia)

Descrizione

Descrizione
      Il comune di Chianciano fino al 1950 aveva una sola parrocchia, l’arcipretura di S. Giovanni Battista, nella collegiata e concattedrale. Lo sviluppo della zona termale è abbastanza recente. Fino ai primi del 1900 non esistevano alberghi. I pochi che venivano a fare le cure stavano nelle case. Dopo si cominciarono a costruire i piccoli alberghi qui in questa che era semplice campagna. Nel 1920 esistevano solo tre alberghi. E poi cominciò lo sviluppo sempre crescente. 
     I religiosi francescani che avevano al paese un convento, e nel quale tenevano le funzioni ecclesiastici e furono i primi a provvedere al servizio religioso di questa zona.
     Così Chianciano stava crescendo vertiginosamente, dopo la guerra. E vi era una sola chiesa, quella di s. Antonio. La zona della Rinascente era quella che maggiormente si sviluppava e mancava di una chiesa. Nel 1950 divise l’unica parrocchia di Chianciano che comprendeva tutto il Comune, costituendo una nuova parrocchia, quella di S. Maria della Stella trasferendovi il Titolo della cappellania curata della Maglianella, chiamando a reggerla il Rev. Don Michele Morviducci, il primo parroco 1950, che costruì con l’aiuto dei parrocchiani e degli ospiti di Chianciano la piccola chiesa di S. Michele con l’annessa casa parrocchiale.
    Ma pochi anni dopo si rivelò insufficiente. E il Vescovo S. E. Carlo BALDINI cominciò a progettare una chiesa più ampia che potesse rispondere alle future esigenze di Chianciano Termale. Intanto nel 1959 tra il generale compianto motiva Don Michele. Il Vescovo allora si svolse a Don Remo Bacherotti, con reiterate insistenza, perché, essendo nativo di Chianciano e conoscendone meglio di altri i problemi e le necessità, si rassegnò a lasciare la parrocchia di Sinalunga ove esercitava il suo ministero da 25 anni, tornò a Chianciano a prendere il posto di Don Michele sobbarcandosi l’onore di costruire la nuova chiesa. Il distacco di Sinalunga fu doloroso per lui e per i suoii parrocchiani che fecero premure e anche proteste perché non fosse allontanato. Ma il Vescovo insisté. 
Il Vescovo non si limitò a dargli l’incarico di costruire la chiesa; ne seguì personalmente le pratiche, si recò ai diversi dicasteri, vi mise tutti il peso della sua personalità e del suo prestigio perché gli ostacoli che man mano si presentavano fossero superati. Condivise le preoccupazioni, le ansie, gli assilli. Quando poi nella primavera del 1969, pochi mesi prima della sua morte, ebbe la soddisfazione di benedire la nuova chiesa e aprirla al culto non nascose la sua gioia di vedere finalmente realizzato il sogno proseguito faticosamente per tanti anni.
     Questo devoto e grato ricordo del compianto Vescovo Baldini non sarebbe completo se non accennassi alla parte avuta da Lui nello stabilire in questa chiesa il culto al S. Bambino di Praga.
      I due devoti coniugi  napoletani che insistevano per stabilire a Chianciano questa devozione, mentre si davano da fare per vincere la diffidenza del parroco, non volendo agire senza il consenso e la benedizione del Vescovo, si recarono da Lui per esporre il loro desiderio. Li ascoltò con la sua consueta benevolenza, ma senza dare una risposta decisiva. Si era nell’agosto 1963,. Mentre ne parlavano suonò il mezzogiorno e il Vescovo invitò i due ospiti a recitare con lui l’Angelus. Finita la preghiera, quasi fosse supernamente illuminato nel congedarli disse: “sono convinto della utilità di questa devozione. Il S. Bambino avrà nella nuova chiesa il suo trono di grazia e di misericordia, sarà il suo Santuario. E si adopererò perché la devozione si diffonda anche nelle sua diocesi”.
      Due anni dopo il S. Bambino veniva intronizzato provvisoriamente nella Cripta della nuova chiesa e il Vescovo donò un pregevole altare di marmi di Carrara, che non potò essere poi messo nella nuova chiesa perché l’Architetto non lo vedeva intonato al suo stile.

Fonte: http://www.parrocchie.it/chianciano/smariadellastella/cennistorici.htm

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