S. Giuseppe (Santuario Parrocchia)

Descrizione

Descrizione

Il santuario di San Giuseppe è un luogo di devozione sito nella città di Agrigento. Presso il tempio è documentata una delle confraternite più antiche della città: la Confraternita di San Giuseppe.

Un primitivo tempio dedicato a San Giuseppe esisteva verosimilmente ad Agrigento già nel XVI secolo circostanza attestata da un atto notarile (testamento) datato 3 ottobre 1562, costruzione assai più piccola e modesta dell’attuale.

L’edificio fu ingrandito, totalmente trasformato tra il 1656 e il 1660, intorno al periodo in cui nei pressi della chiesa sorse la Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri dei Padri Filippini.

Le attività di perfezionamento nelle forme attuali si protrassero ancora dal 1719, fino all’atto notarile di costituzione canonica dell’istituzione filippina risalente al 23 agosto 1726. Il parziale completamento è da attribuire all’attività e al patrocinio di zelanti religiosi appartenenti alla confederazione.

In quasi tre secoli il tempio ha subito pertanto diversi rifacimenti, molte sue parti si presentano incomplete per incongruenze di progetti, periodiche revisioni, depauperamento di risorse. La facciata si presenta incompiuta nella parte più elevata e allo stato rustico si trovano le torri campanarie.

  • 1934. Elevazione a parrocchia.
  • 19 marzo 1964. Trentennale dell’elevazione a parrocchia. Innalzamento alla dignità di santuario diocesano, vescovo Giuseppe Petralia, parroco don Giuseppe Bondì.
  • 2018. Lavori di restauro.
  • 30 aprile 2019. Dopo 19 anni di chiusura al culto, grazie ai lavori di restauro realizzati con i fondi dell’8 per mille, con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro, riapertura del santuario.

ESTERNO

Facciata simmetrica con campanili laterali gemelli ripartita su tre ordini per mezzo di cornicioni – marcapiano in pietra viva. Le superfici intonacate sono delimitate da coppie di paraste, le nervature poggiano su alti plinti nel primo ordine e includono nicchie sormontate da timpani triangolari, nel secondo ordine sono presenti incavi rettangolari incompleti sormontati da timpani ad arco, il terzo ordine incompiuto presenta due torrette campanarie appena abbozzate.

L’unico varco d’accesso del prospetto è incorniciato da un portale contraddistinto da massiccio architrave sormontato da timpano ad arco spezzato con stemma intermedio in bassorilievo e vasi fiammati sulle cimase. L’apparato in stucco centrale raffigura il Padre Putativo a mezzobusto su medaglione sorretto da putti fra volute, riccioli e festoni. Al centro il quadrante vuoto sormontato da finestroni centrali al secondo ordine.

Il piano di calpestio è rialzato di un paio di metri rispetto alla sede stradale. Si arriva infatti al portale d’ingresso attraverso due scalinate laterali di raccordo con sviluppo isoscele.

INTERNO

Impianto ad unica navata, tre arcate incassate con altare per parete, monumentali cantorie barocche ai lati della controfacciata. Le volte del soffitto affrescate da Raffaele Gurrieri presentano sull’asse mediano longitudinale scene di vita di San Giuseppe, al centro la Gloria di San Giuseppe, agli estremi due scene di vita della Sacra Famiglia. Un’altra tela, a sinistra dell’altare maggiore, si ispira agli ultimi momenti di vita del Patriarca.

Le campate scandite da lesene sono sormontate da capitelli corinzi ed elaborato cornicione con modanature. Il presbiterio è raccordato all’aula attraverso arco trionfale, il vano è sovrastato da cupola ottagonale con pennacchi affrescati, una delle poche presenti nelle chiese cittadine.

Apparato decorativo in stucco.

 

Contatti

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