Maria SS. degli Angeli di Pantano in Pignola

Descrizione

Descrizione

Il santuario dista 4 km dal centro di Pignola.

Sin dal XIV secolo, si hanno le testimonianze della presenza di una comunità di cistercensi, insediatasi accanto al santuario forse già esistente. Dal 1521 la chiesa del Pantano è passata sotto il patronato del capitolo della chiesa madre di Pignola. Nel 1432 ci fu una lite fra un sacerdote della chiesa di Pignola e un benedettino. La causa ebbe una soluzione favorevole al sacerdote di Pignola che nel 1451 fu il possessore definitivo del santuario. A causa del terremoto del 1857 il paese riportò molti danni soprattutto alla cappella di Santa Maria del Pantano. I lavori di restauro furono eseguiti nel 1911.  Anche in seguito al terremoto del 1980  l’edificio fu compromesso da profonde lesioni che scendevano lungo i muri. I lavori di restauro furono completati nel 1990 e  riaperto al culto col titolo di Santuario Diocesano.

L’edificio così come si presenta oggi è stato realizzato nel XVIII secolo utilizzando i fondi avanzati dalla ricostruzione della chiesa madre; i lavori sono stati ultimati nel 1798. L’impianto si presenta ad aula unica dalle semplici, ma eleganti forme neoclassiche. Una cupola al centro divide lo spazio in tre zone: l’aula liturgica, l’onfalo e il presbiterio. A sorreggerla vi sono quattro paraste centinate con capitelli che terminano in quattro arcate separate dai pennacchi nel quali vi sono dipinti murali raffiguranti gli Evangelisti. Tutte le cornici e i capitelli, compresa la stella a otto punte al centro della cupola sono realizzati in stucco. Nella volta a botte si aprono le vele in corrispondenza di grandi finestre e due cornici semi-ovali che racchiudono due dipinti murali raffiguranti la Vergine. L’altare maggiore e l’edicola sovrastante sono stati realizzati in marmo policromo nel 1798 dal Maestro Francesco Bitetti da Padula.  Nell’edicola, l’immagine esposta alla venerazione da settembre a maggio, è la Madonna degli Angeli, più comunemente conosciuta come “Madonna del Pantano” realizzata in legno intagliato e dorato nel decennio 1577-87 da Geronimo Arnone. Addossati ai muri laterali della navata,  insistono due altari in marmo policromo del 1804, sovrastati da cornici contenenti  due tele del 1805 raffiguranti il Transito di San Giuseppe e la Natività firmate da Feliciano Mangieri. Nell’ingresso della chiesa, a sinistra, si trova una nicchia, dove è esposta un’antica scultura lignea del XV secolo raffigurante Sant’Antonio di Padova, mentre a destra c’è un quadro con cornice in legno che ritrae San Giuseppe.

La facciata del santuario è ad andamento curvilineo, tripartita orizzontalmente da paraste che individuano due ordini sovrapposti e il timpano. Nel primo ordine è collocato il portale, molto semplice, in pietra grigia, decorato con delle volute agli angoli della cornice e  sovrastato da un cartiglio che riporta la frase: “Non sit vobis grave dicere unu Ave (Maria) A.D. 1798”; e una nicchia nella quale è collocata una piccola statua in pietra raffigurante la Madonna degli Angeli. Nel secondo ordine della facciata si apre una finestra archivoltata.

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