Descrizione
La chiesa sorge a 3 Km. dal centro abitato di Sardara, in una valle situata a sud-ovest del medioevale castello di Monreale, presso delle sorgenti di acque calde, le terme romane o “Acque Neapolitane” dell'”Itinerario antoniniano”, attraverso le quali passava una delle principali strade di epoca romana.
Il santuario occupa il sito dell’antico borgo di Villa d’Abbas, oggi scomparso, ma rimasto in vita almeno sino al 1386, poiché in tale data lo troviamo citato in un documento relativo alla pace stipulata tra la “giudicessa” Eleonora d’Arborèa e il re Giovanni I d’Aragona. Il santuario era la chiesa del centro abitato di Villa d’Abbas, al quale infatti pare debba il suo nome.
Storia
Chiesa gotica in onore a santa Maria delle Acque
La chiesa in onore a santa Maria Aquas fu edificata tra l’undicesimo e il dodicesimo secolo su modello gotico. La pianta originale, a croce romana, fu successivamente ampliata e aggiunta di due campate ai lati che in precedenza erano occupate da delle capanne che venivano utilizzate durante la festa, che al tempo era la festa dei poveri, per riunire le persone che giungevano per venerare la santa. Venne restaurata insieme al simulacro della Vergine intorno al sedicesimo secolo. Uno degli ambienti della chiesa viene utilizzato esclusivamente per ospitare il cocchio durante i giorni della festa di santa Maria Aquas, utilizzato per trasportare il simulacro della santa in occasione della festa. Ogni sabato alle 19.15 e alle 12.00 della domenica (e dei giorni festivi) viene celebrata la S. Messa dal parroco di Sardara. Nella chiesa vengono inoltre celebrati molti matrimoni di coppie della diocesi. Il 24 aprile 2016 il vescovo della diocesi Roberto Carboni apre la porta santa della chiesa di Santa Mariaquas in quanto santuario diocesano, secondo la volontà di Papa Francesco che ha indetto per il 2016 un Giubileo straordinario della Misericordia.
La statua, databile al primo quarto del secolo XVII, è in legno d’olivo scolpito e dipinto ed é alta 168 centimetri. Il simulacro raffigura la Vergine in piedi che tiene con la mano sinistra il bambino Gesù, (il quale è rappresentato con le gambe a “compasso” e nell’atto di benedire), e con la mano destra scopre il seno destro. La Madonna porta un una veste damaschinata, arancio e oro, sulla quale e adagiato un manto azzurro con i bordi d’oro, ed ha il capo coperto da un velo dorato. La base é triangolare. L’opera é riconducibile ad una maestranza di bottega napoletana.
Festeggiamenti religiosi
La festa di santa Maria Aquas viene celebrata ogni penultimo lunedì di settembre. I riti religiosi iniziano il sabato prima, quando il simulacro della Vergine viene portato processionalmente dalla chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta fino alla chiesa campestre delle terme di Santa Maria Aquas, un percorso di circa quattro chilometri, svolto per circa due fuori dal paese. Sono migliaia le persone che partecipano alla processione, assieme alle massime autorità civili e militari di Sardara, numerosi gruppi folk, cavalieri, confratelli e banda musicale. La domenica e il lunedì sono giornate dedicate alle numerose messe celebrate nel Santuario. Il lunedì pomeriggio ha luogo la Solenne Concelebrazione Eucaristica in onore alla Vergine, che essendo la massima patrona della diocesi di Ales – Terralba, viene presieduta dal vescovo della diocesi e concelebrata dal parroco di Sardara e da tutti i sacerdoti della diocesi alla presenza delle massime autorità civili e militari del comune termale.
La festa di santa Maria Aquas viene celebrata anche a maggio, venendo anche chiamata “sa festa de is pastoris” (la sagra dei pastori) ma in tono decisamente minore rispetto a quella ben più importante di settembre.
da Wikipedia
Contatti
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- RegioneSardegna
- LocationSARDARA