Santa Maria Marcelliana

Descrizione

Descrizione

Il santuario della Beata Vergine Marcelliana è la parrocchiale di Panzano di Monfalcone, in provincia ed arcidiocesi di Gorizia. Inoltre, fa parte del decanato di Monfalcone. Il simbolo della chiesa di Panzano, la statua della Beata Vergine Marcelliana, ha un’origine miracolosa: rinvenuta nel 500 in un’imbarcazione senza equipaggio sul fiume Rosega, fu accolta a Monfalcone dove le fu costruito un Santuario.

Stabilire la data d’inizio della lunga storia della MARCELLIANA non è possibile: le origini della Chiesa, fra le più antiche della regione, si perdono nella notte dei tempi. Il nome stesso è di origine oscura e le varie ipotesi fatte per spiegarlo ci portano ai confini della leggenda.

Documenti scritti risalenti a quell’antico periodo sono andati perduti in seguito al susseguirsi di invasioni barbariche; solo nel XII secolo troviamo un primo cenno dell’esistenza della “Pieve Marcelliana” in un decreto del Patriarca Volrico, emesso tra il 1120 e il 1122: con questo documento, il patriarca assegnava metà della Pieve Marcelliana all’Abbazia benedettina di S. Martino della Beligna, cui già era affidata la Chiesa ed il Monastero di S. Giovanni al Timavo.

Nei secoli XII e XIII il territorio della Pieve andò spopolandosi sia in seguito alle frequenti guerre di fazioni, sia per il diffondersi della malaria.
Gli abitanti delle campagne tendono a rifugiarsi nel nuovo borgo che sorge ai piedi della rocca di Monte Falcone, difeso da solide mura, e per secoli la Chiesa nuova ivi sorta nel 1500 (ora porta il nome di Sant’Ambrogio) continuerà a chiamarsi Santa Maria Marcelliana acquistando sempre maggior importanza, anche se, formalmente, la parrocchiale rimarrà la vecchia Marcelliana, divenuta popolarmente il “Santuario di Maria”.

Tra il 1360 e il 1364 l’antica Chiesa fu demolita e ne fu costruita una nuova: una delle tante ricostruzioni dell’edificio nel corso della sua lunga storia
Altre terribili prove subirono le popolazioni di queste terre, quali l’invasione dei Turchi alla fine del 1400 e le incursioni dei pirati Uscocchi nel 1615.
In seguito al grande sviluppo economico della prima metà del XIX secolo, Monfalcone conobbe un notevole aumento demografico che portò alla demolizione delle mura medievali (1838) per permettere la fusione del centro con i nuovi borghi, tra cui quello della Marcelliana.

Le strutture ormai crollanti dell’antico edificio portarono alla decisione di demolire e ricostruire ex novo la Chiesa, fra l’11 maggio 1840 e il 4 agosto 1844.

La consacrazione del nuovo edificio avvenne il giorno 8 settembre 1844 ad opera dell’allora Arcivescovo di Gorizia, Francesco Saverio Luschin.
In seguito al grande sviluppo economico della prima metà del XIX secolo, Monfalcone conobbe un notevole aumento demografico che portò alla demolizione delle mura medievali (1838) per permettere la fusione del centro con i nuovi borghi, tra cui quello della Marcelliana.

Le strutture ormai crollanti dell’antico edificio portarono alla decisione di demolire e ricostruire ex novo la Chiesa, fra l’11 maggio 1840 e il 4 agosto 1844.

La consacrazione del nuovo edificio avvenne il giorno 8 settembre 1844 ad opera dell’allora Arcivescovo di Gorizia, Francesco Saverio Luschin.

Nel 1939 fu edificato il convento dei francescani, attiguo alla chiesa. Nel secondo dopoguerra, in seguito all’aumento della popolazione del borgo di Panzano, fu eretta la parrocchia della Beata Vergine Marcelliana.

Il santuario misura 22,50 metri di lunghezza e 12 metri di larghezza. All’interno si possono ammirare vari affreschi di Sebastiano Santi e di Agostino Pegrassi, un dipinto ad olio raffigurante Sant’Antonio da Padova e Santa Rosa di Viterbo e varie pale d’altare, una delle quali, posta sull’altare di sinistra costruito nel 1849, ha come soggetto le Sante Lucia, Agata ed Apollonia.

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