S. Rocco

Descrizione

Descrizione
Nel luogo dove ora si trova il Santuario vi era una cappella del 1500, intitolata alla Madonna del Carmine. Il terremoto del 1626 distrusse completamente la cappella, che fu ricostruita verso il 1638.
Nel 1656 un nuovo flagello colpì le nostre zone: la peste. La chiesetta e il terreno circostante divennero cimitero degli appestati. E’ in questi anni che inizia la devozione a S. Rocco.
L’8 settembre del 1694 un terremoto reca danni alla chiesetta e il 29 settembre del 1732 un altro più terribile del precedente la rase al suolo.
Nel 1737 la chiesa fu ricostruita più grande di prima, ma non più col titolo della Madonna del Carmine, bensì col titolo di S. Rocco, perché il Santo aveva liberato il paese dalla peste.
Il 31 ottobre 1774, con atto notarile del Servo di Dio Notar Vincenzo Ronca, cittadino lionese, S. Rocco fu scelto come Patrono principale del paese. E’ da questo momento che la devozione al Santo va crescendo sempre di più fra il popolo.
Nel 1785 la chiesa fu ingrandita con l’aggiunta di due navate laterali e dell’artistico portale e colonnato, che ancora oggi possiamo ammirare.
Lungo il corso dei secoli il popolo ha sempre amato questa chiesa, per cui dopo ogni calamità ha cercato sempre di restaurarla. L’ultimo restauro iniziò nell’anno 1975 e terminò l’11 agosto 1979.
Il 23 novembre 1980 la chiesa fu rasa al suolo dal catastrofico terremoto, in cui morirono 270 persone.
Ancora una volta il popolo di Lioni, dopo la disgrazia, ha ricostruito la chiesa al Santo Patrono. L’attuale chiesa è opera dell’Architetto Giovanni Muzio di Milano, colui che ha progettato la Basilica dell’Annunciazione a Nazaret in Palestina.
La prima pietra fu posta il 23 marzo 1985 e l’opera fu inaugurata il 23 marzo 1988.
La chiesa è custodita dai Frati Minori, che dimorano a Lioni dall’8 maggio 1949 nel conventino che costruirono alla sinistra dell’entrata della chiesa, con il lascito di un sacerdote lionese, don Felice Perrone.
Le opere all’interno della chiesa sono di vari artisti. La statua di S. Rocco del 1750 è dello scultore lionese Pietro Nittoli; probabilmente è dello stesso artista anche la Pietà conservata in sacrestia; le altre statue sono della ditta Stufflesser di Ortisei (Bolzano). Le 16 stazioni della Via Crucis (20 dicembre 1992) sono dell’artista Vito Zaza di Molfetta; l’Organo (2 tastiere con pedaliera, 23 registri, 1746 canne) è stato costruito dalla Ditta Ponziano Bevilacqua (abruzzese).
Le campane (19 marzo 1987); i portoni in bronzo (22 novembre 1992).
Il 20 dicembre 1992, il vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi, mons. Mario Milano elevò la Chiesa di San Rocco a Santuario diocesano. Dal 2007  Rettore del Santuario è il rev.do fr. Antonio Garofano ofm.

dal sito internet del santuario

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