San Vigilio (Duomo Cattedrale)

Descrizione

Descrizione

Imponente ed elegante, il Duomo dedicato a San Vigilio domina la piazza , e assieme alla Fontana del Nettuno, regala un colpo d’occhio degno delle più belle città d’arte italiane.

La cattedrale di S. Vigilio, il Duomo di Trento  venne ricostruita a partire dal 1212  in bello stile romanico-lombardo per volontà di Federico Vanga, uno dei vescovi che più hanno contribuito allo sviluppo urbanistico-artistico della città. Il vescovo affidò il progetto alle maestranze campionesi guidate da Adamo d’Arogno.

Qui vennero promulgati i decreti del Concilio di Trento (1545-1563). Le sessioni solenni della grande assise cattolica infatti si tennero nel presbiterio della cattedrale, su un’apposita struttura mobile. Da visitare anche la Basilica Paleocristiana di San Vigilio, nel sottosuolo della Cattedrale.

Nel vicino Museo Diocesano sono invece custoditi i preziosi oggetto che formano il Tesoro della Cattedrale, assieme a diversi dipinti che raffigurano le grandi assise del Concilio di Trento.

Basilica paleocristiana di San Vigilio – Trento

L’antico luogo di culto, che da principio rivestì il ruolo di basilica cimiteriale, ovvero di santuario con funzione essenzialmente commemorativa, divenne chiesa cattedrale tra il IX e il X secolo, quando nelle sue immediate vicinanze fu trasferito il palazzo vescovile.

Tra il 1964 e il 1977 gli scavi condotti nel sottosuolo della Cattedrale di San Vigilio hanno messo in luce i resti dell’antica Basilica paleocristiana di San Vigilio, eretta al di fuori della cinta urbica romana presumibilmente verso la fine del IV secolo d.C. L’edificio deve la sua prima origine alla sepoltura dei santi Sisinio, Martirio e Alessandro, uccisi in Val di Non dai pagani il 29 maggio 397. Pochi anni dopo, accanto ai tre martiri, fu sepolto anche Vigilio, terzo vescovo e patrono di Trento.

L’antico luogo di culto, che da principio rivestì il ruolo di basilica cimiteriale, ovvero di santuario con funzione essenzialmente commemorativa, divenne chiesa cattedrale tra il IX e il X secolo, quando nelle sue immediate vicinanze fu trasferito il palazzo vescovile. Nel corso dei secoli la chiesa subì alcune significative modifiche strutturali: nel IX secolo furono aggiunti due sacelli laterali absidati; nell’XI secolo l’aula venne divisa in tre navate e si scavò una cripta con conseguente rialzo della zona presbiterale. Gli ultimi interventi furono conclusi dal vescovo Altemanno, che il 18 novembre 1145 riconsacrò questa chiesa, destinata ad essere sostituita nel XIII secolo dall’attuale Cattedrale. L’area archeologica, estesa e articolata, presenta al visitatore un suggestivo scenario che abbraccia secoli densi di storia e fede.

Sono ancora visibili le tombe terragne del pavimento – tutte convergenti verso quella del patrono San Vigilio – la decorazione musiva posta in prossimità del recinto presbiterale, alcuni lacerti dei plutei scolpiti, le lastre tombali di coloro che qui furono sepolti. Al centro della vasta aula è posta la celebre ‘arca di San Vigilio’ (XI-XII secolo), una particolare tipologia di monumento funebre che in passato accolse le spoglie del patrono della città.

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