SS. Addolorata

Descrizione

Descrizione
L’antica chiesa della Pietà, che il Vacca trova già notata nel 1260 sotto il titolo del Salvatore (vds. Brindisi Ignorata p. 121), e che il Della Monaca nel 1674 segnalava tra le chiese “rovinate” (Memoria Historica della città di Brindisi p. 286)  sembra si possa identificare nell’attuale transetto anche se nulla è sopravvissuto della chiesa originaria a causa delle molte trasformazioni subite.
Nel 1566 l’arcivescovo G. Carlo Bovio l’assegnò ai Cappuccini che vi eressero l’adiacente Convento dell’Annunziata.
Dopo una serie di abbandoni del sito a causa dell’insalubrità dell’aria, dovuta alle paludi adiacenti che, all’epoca, erano causa di numerose e mortali malattie, nel 1713 la chiesa viene concessa alla confraternita della Pietà che nel 1724 promosse i lavori di ampliamento che si conclusero definitivamente soltanto nel 1936.
Da segnalare il contributo finanziario ai lavori, dato a titolo personale, da Benito Mussolini nel 1931 e da R. Graziani nel 1936. Tale mecenatismo si giustificava con l’espressa intenzione del rettore don  A. Minunni di “consacrare i lavori a santificare i sacrifici dei combattent(..) per la sicura vittoria delle armi italiane” in Etiopia.
Il 2 luglio 1939 fu iniziata la costruzione del Collegio Missionario Etiopico di cui fu completato il primo piano nel 1940. L’8 novembre del 1941 la chiesa subisce gravi danni durante i bombardamenti e potrà essere riaperta al culto solo nel ’44. Dal 13 giugno del 1948 diventa chiesa parrocchiale e viene affidata alle cure dei frati minori.
Al suo interno troviamo la statua lignea della Vergine Addolorata, opera di Giacomo Vincenzo Mussner di Ortisei benedetta nel 1937, e nell’abside il mosaico eseguito dalla ditta Ortes di Venezia negli anni ’60 raffigurante “La Pietà, San Francesco e Brindisi”.
La prima con una lunga tradizione nella realizzazione di sculture artistiche di tipo religioso, fondata nel 1892 da Giacomo Mussner, vanta oggi numerosi premi e riconoscimenti ottenuti nell’arco degli anni.
Nel 1981 Papa Giovanni Paolo II dona una statua della Madonna di Fatima creata da Vincenzo Giacomo Mussner al missionario con più anni di servizio attivo. Ancora Papa Giovanni Paolo II benedice ed incorona la statua di Maria di Nazareth scolpita da Gregor Mussner nel 1998 per il Peregrinatio Mariae mondiale.
La seconda, la ditta Bruno Ortes della Scuola dei Mosaicisti di Venezia, è nota nel mondo ecclesiale per aver realizzato mosaici in molte importanti chiese della Puglia tra le quali la chiesa di San Guido a Lecce e la Chiesa Parrocchiale della SS. Annunziata di Tuglie.
(Bibl. Brindisi Nuova Guida di G. Carito pp. 72-73)

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