Maria SS. della Fontenova (Basilica Santuario)

Descrizione

Descrizione
Il Santuario della Fontenova è l’origine e la causa prima di un grande movimento mariano in tutta la Valdinievole e oltre.
Nella zona dove attualmente sorge la chiesa, nel ‘500 non vi sono che paludi, boschi e prati: una zona sfruttata solo dai pastori dei pendii di Monsummano Alto per le loro greggi, con strade che si snodano fra acquitrini e campi erbosi che sembrano non favorire la formazione di nuclei di abitazioni. Ma ciò che la natura sembra negare sgorga da un intervento improvviso e inatteso della Madonna.
Il 9 Giugno 1573, infatti, Jacopina Mariotti, (*) una pastorella dolce e mite, oltre che pia, semplice e modesta, prega davanti ad una delle innumerevoli immagini dipinte a fresco sul muro, che costellano le strade del piano.
Dopo la preghiera si accorge di aver smarrito il gregge.
Il suo pianto pare avesse commosso la Madonna che, secondo una documentata tradizione, le indica dove ritrovarlo.
Inoltre le ordina di recarsi dal Rettore della chiesa del Castello per suggerirgli, a nome suo, di costruire una chiesa nel luogo della sua manifestazione.
Dopo questi fatti ha inizio il primo movimento devozionale popolare per la Madonna del Piano, che andrà man mano sempre più crescendo.
A distanza di due mesi appena dalla prima manifestazione, le autorità locali, interpretando la volontà popolare, decidono di costruire un Tabernacolo alla Madonna del Piano e destinano a tale scopo le numerose offerte dei pellegrini che da tutta la Valdinievole si riversano sul luogo della manifestazione.
Un’altra manifestazione della Madonna del Piano, e questa volta più decisiva e determinante per l’erezione del Santuario e del Movimento Mariano che ne derivano, e che si estenderà a tutta la Toscana, specialmente nel Fiorentino e in parte nel nord Italia, avvenne il 10 Giugno 1602 ed è testimoniata dal Rettore di Monsummano Alto Simone Casciani.
Inoltre il 7 Luglio dello stesso anno, durante la celebrazione della Messa sgorga improvvisa, dopo una lunga siccità, una fonte nova, evento attribuito dal popolo all’intercessione della Madonna del Piano a lungo da tutti invocata.
Da quel giorno la Madonna del Piano verrà chiamata: Madonna della Fontenova.
L’esplosione devozionale mariana, già notevole dopo i fatti del 9 Giugno 1573, diventa incontenibile dopo i fatti del 7 Luglio 1602, tanto da richiedere un intervento del granduca di Toscana, Ferdinando I de’ Medici.
Per intervento del medesimo viene ordinato che si appaltino i lavori dell’erigendo Santuario Mariano, la cui prima pietra viene posta il 30 Dicembre 1602.
Sono presenti alla cerimonia oltre a numerosi pellegrini, l’Ordinario diocesano di Pescia circondato da numerosissimo clero; la granduchessa Maria Cristina di Lorena, sposa di Ferdinando I de’ Medici, il principe ereditario Cosimo e la Corte Granducale. Il 13 Febbraio 1607 il granduca di Toscana approva il progetto per la costruzione dell’Osteria dei pellegrini, a servizio del Santuario.
L’8 Giugno 1608 Cosimo de’ Medici in adempimento di un voto espresso dal padre Ferdinando I dona al Santuario una corona preziosa, finemente lavorata e cesellata, opera del “gioielliere di Galleria” Cosimo Latini che dagli esperti viene considerata il migliore e più significativo esemplare dell’arte del cesello toscano del periodo granducale.
Questa corona verrà posta sul capo della Madonna dal Capitolo Vaticano nel 1782. Nel 1633 vengono ultimate anche le opere iconografiche del Santuario, iniziate fin dal 1612.
I migliori artisti dell’epoca granducale offrono la loro collaborazione facendo del Santuario anche la testimonianza artistica più valida e più ricca della Valdinievole.
Prestano infatti la loro opera artisti insigni come il Bronzino, Rosselli, Passignano, Pagani. Giovanni Mannozzi, detto Giovanni da S. Giovanni, uno dei migliori affreschisti toscani dell’epoca granducale, ultima le 14 “Lunette” sotto il Loggiato del Santuario iniziate nel 1630, tendenti a rappresentare con i colori e il disegno l’apoteosi della Madonna della Fontenova e l’esaltazione del Santuario.
Uno storico pistoiese del 1662, il Salvi, ci fornisce in un suo libro una valida testimonianza dell’eccezionale affluenza dei pellegrini al Santuario della Fontenova: “Havendo in questo tempo la gloriosa Immagine di Nostra Signora in un tabernacolo alle falde di Monsummano…fatti infiniti miracoli, e facendone tuttavia ogni giorno, era tanto il concorso dei popoli, che in pochi giorni da diversi luoghi del Fiorentino, del Pistoiese, del Lucchese, del Pisano, del Bolognese, del Modenese, più di 150 Fraternità o Compagnie, per lor divozione, con vari e ricchissimi doni ricomparvero…tanto era il concorso dei popoli che attraversava la città di Pistoia che pareva l’Anno Santo”.
Il 26 Giugno 1731 il primo vescovo di Pescia Mons. Bartolomeo Pucci erige, con un suo decreto, la Parrocchia con il titolo di Prioria.
La brevità dello spazio non ci consente di descrivere altri importanti avvenimenti e soprattutto a documentare la continua e crescente devozione alla Madonna della Fontenova, come risulta da innumerevoli testimonianze custodite nel Museo del Santuario e nell’Archivio Parrocchiale. Ci limitiamo ad elencare alcuni fra i più significativi avvenimenti degli ultimi anni, dal dopo guerra in poi.
Nell’Agosto del 1948 ebbe inizio la “Peregrinatio Mariae” per tutta la diocesi di Pescia. L’Immagine della Madonna della Fontenova, sotto la guida pia ed esemplare del vescovo di allora Mons. Angelo Simonetti, passò benedicente per tutte le Parrocchie della diocesi.
Il 9 Giugno 1962 ebbero inizio i lavori per la costruzione della Cripta, nella zona antistante il Santuario, dove scorre tuttora l’acqua scaturita dopo i fatti del 1602. Il 24 Agosto 1963, Mons. Ermenegildo Florit, arcivescovo di Firenze, alla presenza di numerosi altri Ecc.mi vescovi della Toscana inaugurò e benedisse con particolare solennità la Cripta stessa nell’interno della quale è stata costruita anche una piscina per l’immersione degli ammalati.
Il 25 Agosto dello stesso anno con un “breve” di S.S. Paolo VI su richiesta del vescovo diocesano Mons. Dino Luigi Romoli e di tutto il clero, Maria SS. del Fontenova veniva proclamata Patrona della diocesi di Pescia.
Il 9 Giugno 1974 – a termine delle celebrazioni del IV centenario della manifestazione di Maria SS. della Fontenova – S.E. il cardinale Paolo Bertoli, Camarlengo di S: Madre Chiesa, durante la celebrazione di un solenne Pontificale, annunciò che il Santuario della Madonna della Fontenova era stato elevato alla dignità di Basilica minore con un “breve” di S.S. Paolo VI.
Continua e si intensifica la devozione a Maria SS. della Fontenova soprattutto perché la Basilica è stata dichiarata Santuario mariano dal vescovo Mons. Giovanni Bianchi.
E intanto il Santuario continua ad essere occasione e luogo privilegiato di incontri, di preghiere, di contemplazione e di studio della Beata Vergine Maria.

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