Beata Vergine della Quercia

Descrizione

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La Storia

L’apparizione della Madonna dovrebbe essere avvenuta alla fine dell’anno 1496 se prendiamo come riferimento il documento del 15 maggio 1497 con il quale Ambrogio Zanca , commissario ducale, relazionava il Duca di Milano, Ludovico Sforza, su quanto succedeva in Val Nure a seguito di fatti straordinari che vi stavano avvenendo.
Sul luogo dell’Apparizione gli abitanti innalzarono una chiesa accanto alla quale, i Terziari Regolari Francescani che furono i primi custodi, vi eressero anche un loro convento. Non doveva essere grande cosa se nel 1803 l’ing. Luigi Botti incaricato dal governo napoleonico di stendere una relazione sulla Val Nure, parla di struttura del tempio infelice, e di antiche ma modestissime cappelle.
Nel 1810 Napoleone chiuse il convento e ne incamerò i beni, nel 1860 nel complesso monastico furono alloggiate truppe piemontesi, e in seguito la costruzione venne pure utilizzata come carcere.
Nell’anno 1829 il Borgo di S. Giovanni, che fino a quel momento dipendeva, come già detto, dalla Parrocchia di Pieve di Revigozzo, viene eretto non senza polemiche a Parrocchia autonoma.
Attualmente sul luogo in cui apparve la B. Vergine sorge una Cappella che domina l’abitato e la cui costruzione risale al 1954. Costruita su terreno franoso già nel 1974 subiva notevoli danni sia nella struttura che nel mosaico di L. Ricchetti. Le opere di restauro iniziate nel 2000 si sono concluse nel 2002 riportando la costruzione allo splendore iniziale.

Il Santuario

In questa nuova comunità che vive ora la dimensione di parrocchia e di santuario mariano, che interessa tutta la vallata, prende corpo l’idea di un edificio di culto più consono.
La prima pietra viene posta il 5 ottobre 1879, e solo l’entusiamo e la fede dei fedeli permettono di superare le innumerevoli difficoltà (non ultime quelle economiche) che una simile opera comporta.
Il nuovo Santuario può finalmente essere consacrato il 31 maggio 1885 dal vescovo di Piacenza mons. Scalabrini. Occorrerà attendere la metà del secolo scorso perché il tempio si arricchisca di opere d’arte per iniziativa di Don Luigi Bottazzi.
Nel 1950 viene sostituito il pavimento, mentre nel 1958 si inizia la decorazione dei muri e delle vetrate ad opera del pittore piacentino Luciano Ricchetti. Nel 1963 vengono collocati sui tre portali della facciata tre lunette del Bertolazzi, allievo del maestro Pogliaghi, fuse nel 1920 e rappresentanti rispettivamente l’Incoronazione della Madonna della Quercia, il battesimo di Gesù ed il martirio di S. Giovanni Battista. Nel 1970 lo scultore Paolo Perotti scolpisce nel marmo il complesso dell’area presbiteriale: l’ altare con le rappresentazioni della Annunciazione, della Passione e della Resurrezione di Cristo, l’ ambone con le figure dei quattro Evangelisti e la sede del celebrante con il bassorilievo del Buon Pastore.

Fonte: https://www.pievedirevigozzo.org/santuario/02storia/storia.htm

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