Descrizione
Il 31 Maggio 1965 il vescovo di Bova Mons. Aurelio Sorrentino eresse a Santuario la chiesetta posta sul promontorio di Capo San Giovanni D’Avalos a qualche metro dalla Statua Bronzea della Madonna del Mare trasportata in elicottero il 30 aprile dello stesso anno dalla Marina Militare, in onore al più antico culto riferito alla Madonna del Porto Salvo. Fino al XVII secolo esisteva infatti, alla base del promontorio, una chiesa dedicata alla Madonna del Porto Salvo andata distrutta durante una mareggiata nel 1699. La scultura in bronzo, del peso di ben 7 quintali, fu realizzata da Celestino Petrone, artista nato a Napoli nel 1904 ed autore di diverse opere a carattere religioso.
Il piccolo Santuario custodiva fino ad un paio di anni fa il dipinto tardo ottocentesco della Deposizione, che sostituì quasi certamente una più antica opera dedicata alla Madonna del Porto Salvo. La leggenda vuole infatti che il dipinto venerato nella chiesa di Capo San Giovanni d’Avalos sia stato trovato in mare dai pescatori. Ogni anno infatti una lunga processione lascia la chiesa in cima al promontorio per portarsi lungo le vie del paese. In testa il dipinto della Deposizione che tornerà nella chiesetta via mare sulla barca dei pescatori. L’opera fu probabilmente commissionata dai Marzano, titolari della chiesa della Madonna del Mare, destinata a cappella funeraria di famiglia. È probabile che a seguito di un trafugamento o alla perdita di un più antico dipinto della Madonna si portò in processione la Deposizione che ornava la chiesa sepolcrale dei Marzano. Tuttavia, da un ventennio a questa parte, la Deposizione è stata trasferita presso la chiesa parrocchiale di Bova Marina. Alla guida di una processione vi è infatti un dipinto che riprende a modello la scultura bronzea della Madonna del Mare di Celestino Petrone.
Capo San Giovanni D’Avalos, chiamato anche “Rocca del Capo” dagli abitanti del luogo, è anche uno dei punti panoramici della cittadina di Bova Marina più apprezzato da turisti e passanti di tutta la zona.
Situata su un promontorio che cade a picco sul mare, dalla chiesetta di Capo San Giovanni, si può ammirare uno dei panorami più belli e suggestivi della fascia jonica reggina.
Capo San Giovanni vanta inoltre un importante ruolo storico nella conquista saracena del territorio e nelle strategie di difesa adottate per difendersi dalle incursioni da parte dei nuovi conquistatori, tutto testimoniato dei resti di una torre adibita ad avamposto difensivo sulla costa.
Il luogo ricopre tutt’oggi un ruolo fondamentale nella vita culturale e religiosa della ridente cittadina calabra.
Fonte: Pasquale Faenza in https://calabriagreca.it/blog/risorse/santuario-della-madonna-del-mare/
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