Madonna della Losa

Descrizione

Descrizione
Sulle alture di Gravere, lungo la carrozzabile che da Susa sale verso il Pian del Frais, sorge il piccolo abitato della Losa. La storia della cappella, che si erge nel cuore della borgata su di una splendida balconata naturale da cui si domina tutta la conca di Susa, è legata alla presenza certosina. Infatti, l’attuale borgata è nota per essere stata, tra il 1189 e il 1200, sede della certosa della Madonna della Losa. Risale al 1189 la concessione con cui Tommaso I di Moriana concedeva ai certosini i diritti sulla montagna di Orgevallis, mentre si data a due anni più tardi la donazione della località detta Losa. La presenza certosina in loco durò pochi anni: nel 1198 i certosini della Losa ottennero in dono le terre di Montebenedetto e del vallone dell’Orsiera, presso Villar Focchiardo, e già nel 1200 la comunità risultava essersi trasferita dalla Losa a Montebenedetto, a causa dei frequenti dissidi che insorgevano con la popolazione locale in merito allo sfruttamento dei pascoli. La primitiva certosa fu quindi trasformata in cappella e risale al 1432 la prima testimonianza documentaria attestante una sua dedicazione alla Vergine della Pietà. L’esistenza di una cappella già precedentemente all’arrivo dei certosini non è certa, tuttavia alcuni indizi documentari ed elementi architettonici presenti nel campanile inducono a non escludere tale eventualità. All’edificio primitivo, orientato con abside a est, fu aggiunto in epoca più recente un corpo di fabbrica di più ampie dimensioni, che costituisce l’attuale aula di preghiera.
Le volte dell’antico oratorio certosino conservano un ciclo affrescato con la raffigurazione dei Dodici apostoli, datato al primo ‘400 ed assegnati dalla critica al Maestro di San Bernando del Lajetto, cui si sovrappone in parte un analogo ciclo seicentesco. Quest’ultimo fu realizzato nel corso del XVII secolo a causa del deterioramento del ciclo più antico dovuto ad umidità e infiltrazioni di acqua piovana.
La cappella della Madonna della Losa ospitava fino ad alcuni decenni or sono un prezioso altarolo ligneo, opera di un anonimo scultore della Germania meridionale che lo realizzò intorno agli anni Venti del Quattrocento, raffigurante la Vergine in contemplazione degli episodi della Passione di Cristo. Tale altarolo è tuttora conservato, per motivi di sicurezza, presso il Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa. Esso si configura come una sorta di “horologium Passionis” nel quale la figura della Vergine in preghiera, inghinocchiata in contemplazione del sepolcro nel quale è adagiato il corpo del Figlio, fa da perno ad un ideale quadrante nel quale si dipanano le scene della Passione e morte di Cristo

Fonte: https://www.cittaecattedrali.it/it/bces/10-certosa-di-madonna-della-losa

Contatti

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  • Indirizzo
     10050 GRAVERE TO
  • Regione
    Piemonte
  • Location
    GRAVERE

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