Descrizione
Il santuario della Madonna dell’Alto è un luogo di culto cristiano dove si venera la Vergine Maria, sulla sommità del Monte Alto (1819 m s.l.m.), nelle Madonie (Sicilia).
Il santuario è composto da una chiesa, una sacrestia e da un romitorio provvisto di stanze per ospitare i pellegrini. Il santuario ha origini remote ma probabilmente risale al XIII secolo circa.
Culto
La tradizione orale della leggenda narra che vicino alla torre di Roccella fu rinvenuta dopo un violento naufragio una cassa contenente la statua marmorea della Vergine. Gli scopritori, mossi da devozione la venerarono e la trasportarono nella vicina Termini. Ma per qualche misterioso motivo la statua non si fermò né a Termini, né a Collesano, né a Polizzi. Quindi fu posta su un carro trainato da buoi e lasciata alla sorte. Dopo un lunghissimo tragitto, i buoi si fermarono dove ora sorge il santuario e dall’altezza di quella montagna diedero il titolo di Maria Santissima dell’Alto a quella mistica statua della Vergine. Le raffigurazioni di questa leggenda si trovano in due formelle dell’altare marmoreo in cui è custodita la statua.
Il Santuario della Madonna dell’Alto sorge ove quasi certamente era stata eretta dall’opera di san Guglielmo Goffi da Polizzi Generos,a vissuto tra il XIII e il XIV secolo, una piccola cappelletta dedicata alla Madonna.
Sicuramente un luogo di culto dedicato alla Madonna dell’Alto già era presente nel 1454 quando il Conte di Caltabellotta, signore delle Petralie, concesse a Polizzi Generosa l’acqua che scaturiva dalle sorgenti della Madonna dell’Alto, mentre il Notaio Giovanni Predicanti di Polizzi menziona in un suo atto del 1464 la via che va alla Madonna dell’Alto.
La statua della Madonna riporta sul piedistallo la data 1471, ma non sappiamo se questa data indichi la realizzazione della scultura o la posa della stessa nel Santuario del Monte Alto. La leggenda, riportata nel libro “dei privilegi dell’Università di Petralia Sottana” (atti del Notar Antonino Rossi 1777-1778), narra che nei pressi della Roccella fu rinvenuta dopo il naufragio di un vascello, una cassa contenente la statua marmorea della Vergine. Gli scopritori mossi da devozione l’adorarono e pensarono di recare la statua nella vicina Termini Imerese. I portatori non riuscirono per qualche motivo misterioso a collocarla né a Termini Imerese, né in altro luogo. Quindi fu posta su un carro trainato da buoi, e lasciata alla sorte. Dopo un lunghissimo e impervio tragitto i buoi si fermarono nel sito ove attualmente si trova il Santuario. Le raffigurazioni di questa leggenda si trovano in due formelle d’arte popolare che ornano l’altare che custodisce la statua della Vergine.
La statua della Madonna dell’Alto è una caratteristica Madonna del Latte di chiara influenza spagnola che la tradizione vuole attribuita a Domenico Gagini.
Le Feste Religiose
Il santuario è meta comune di pellegrinaggi. I pellegrinaggi sono molto frequenti in estate e soprattutto nelle giornate della quindicina e della festa che si celebra il 14 agosto con la suggestiva fiaccolata notturna e il 15 agosto con la partecipatissima processione solenne della statua della Madonna dell’Alto attorno al santuario. Anche gli abitanti di Calcarelli, Nociazzi, e Castellana Sicula festeggiano la Madonna dell’Alto, la prima domenica di luglio, con la differenza di non poter portare in processione il simulacro della Vergine, perché questo è un onore che spetta solo ai petralesi. La Madonna dell’Alto dopo aver preservato da diverse calamità il popolo e l’abitato di Petralia Sottana è stata eletta patrona e protettrice della città insieme a San Calogero Eremita. Dal 2011 il Santuario della Madonna dell’Alto è affiliato alla Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma.