Il santuario è collocato in un luogo suggestivo, immerso nel verde e nel silenzio, solo a tratti rotto dall’acqua delle fonti, in un paesaggio naturale
che favorisce la riflessione e la meditazione. Le sue origini non sono note con certezza. Per certo sappiamo che nel 1734, in occasione della visita pastorale del cardinale Angelo Maria Querini, il parroco di Caino don Giuseppe Ghedi scriveva tra l’altro: “ .. vi è poi una piccola chiesetta o sia Santella in cui s’adora una Immagine di Maria Addolorata per cui si conservano dalla Spett. Comm.ta trecento lire piccole offerte per limosine. Qual Santella è lontano un mezzo miglio dalla Parrocchiale…”
Si ritiene che quella cappelletta sia l’odierna sacrestia del santuario, eretta probabilmente fra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 a seguito di qualche epidemia. Secondo la leggenda, infatti, l’Addolorata sarebbe apparsa ad un mandriano muto suggerendo il rimedio per sconfiggere un terribile morbo.
Si racconta infatti che in tempi di calamità e pestilenza, un mandriano muto che aveva condotto al pascolo alcune bestie, mentre i stava tagliando un bastone nei dintorno del luogo dove sorgerà la chiesetta, si sarebbe trovato di fronte all’improvviso una vecchietta dal volto piuttosto triste, che senza alcun preambolo gli disse: “So che siete in pena e in paese vi sono molti ammalati, se vogliono guarire posso offrire loro il mezzo per potersi risanare. Tu mungi la tua mucca e offri ai colpiti dal male un cucchiaino di latte; chi avrà fede in Dio e nella Madonna riavrà la salute”.
Il mandriano più confuso che effettivamente convinto, eseguì il comando e una volta tornato in paese riferì quello che gli era accaduto e quanto la vecchietta aveva ordinato.
Sapendolo muto, e sentendolo ora raccontare, i paesani capirono che doveva essere successo qualcosa di straordinario e sulla sua parola fecero quello che lui diceva.
Nelle case si prega e si fa penitenza, mentre agli ammalati viene dato un cucchiaino di latte. In pochi giorni il paese è liberato dal male.
La popolazione, come atto di doverosa riconoscenza, decide di costruire una modesta cappella. La notizia si diffonde ed anche gli abitanti dei paesi vicini affluiscono portando il loro contributo d’elemosine.
Il Santuario della Madonna delle Fontane, o della fontana come era un tempo chiamato, la cui probabile origine risale tra i secoli XVI° e XVII° sorge in un luogo estremamente suggestivo, forse un tempo dedicato a divinità pagane essendo incastonato tra il verde dei boschi, le acque del torrente e le ricche sorgenti, come riferisce Carla Fausti.
All’interno è decorato con pregevoli stucchi, affreschi settecenteschi e un ricco altare di marmo.
Singolare risulta essere l’apparizione della Madonna nelle insolite vesti di vecchietta, mentre il motivo del pastore o mandriano muto che ritorna a parlare, lo ritroviamo anche nella leggenda di fondazione del santuario della Madonna della Stella si San Vigilio.
Del resto diverse cappelle e santuari della nostra valle devono la loro edificazione ad eventi o apparizioni soprannaturali.
La Madonna, oltre che a Bovegno, apparve anche nel famoso prato detto per l’appunto “della Madonna” a Concesio, luogo di fondazione della settecentesca chiesa di santa Maria del Tronto, e anche una leggenda riferita al santuario della Madonna del castello di Inzino, fa riferimento all’apparizione della Vergine su di uno sperone roccioso denominato “Castèl“, anche il quattrocentesco eremo di Sant’Onofrio a Bovezzo sorge sul luogo scelto dall’omonimo santo crociato, come luogo di romitaggio e dal qual compì numerosi miracoli, come già ci racconta il Capriolo, infine non possiamo trascurare anche l’apparizione della Vergine Addolorata a Collebeato, che portò alla fondazione del santuario della Madonna del Pianto o della Calvarola.
Al santuario si accede mediante un viale acciottolato, cinto da alti muri in cui sono disposte due fontane (sovrastate da un’edicola) dalle quali zampilla
l’acqua. In cima al viale, di fronte all’ingresso, fa bella mostra una terza grande fontana circolare a due vasche. Per tre secoli luogo di sollievo delle umane sofferenze, Madonna delle Fontane ha visto il largo concorso della popolazione di Caino. Specialmente in tempo di guerra vi accorsero le nostre donne, che a volte salivano scalze, per affidare alla protezione celeste il marito, il padre o i figli lontani.
Ancora oggi vi si reca, per tradizione, il Lunedì dell’Angelo e il 15 settembre, festa della Madonna Addolorata. Le mamme vi si recano inoltre il Venerdì di Passione.
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Indirizzo
25070 CAINO BS
Regione
Lombardia
Location
CAINO
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