Fondato nel 1610, la storia del Santuario si fonde con quella dei padri Cappuccini di Thiene.
La costruzione subì varie trasformazioni e, nel 1919, l’arch. Pasinati ne rifece la facciata che ben si armonizza con il campanile in mattoni, opera invece del 1930.
All’interno degna di nota è l’immagine della Madonna dell’Olmo, che la tradizione vuole sia apparsa nella primavera del 1530 a tre Pastorelle sul luogo ove oggi sorge il Santuario. Tra le altre opere d’arte custodite nell’edificio ricordiamo un affresco dipinto nel 1863 da Rocco Pittaco; le tele dell’Immacolata e della Visitazione opere di Giulio Carpioni (1613-1679) e, nella cappella delle Apparizioni, sul lato destro, le due tele di San Gioacchino e Sant’Anna di Alessandro Maganza (1566-1630). Il grande mosaico del catino presbiteriale è opera del 1954 di Angelo Gatto.
Di interesse anche il Chiostro del convento del XVII secolo, che conserva una meridiana del 1700 e con al centro un antico pozzo.
Il Santuario della Madonna dell’Olmo è meta di continui pellegrinaggi e nelle feste principali vede la partecipazione di migliaia di fedeli.
LA DEVOZIONE DELLA MADONNA DELL’OLMO
Un’antica tradizione vuole che, nel 1530, la B. Vergine sia apparsa a tre pastorelle tra i rami di un olmo in un luogo solitario alla periferia di Thiene. Sul luogo dell’apparizione venne eretta una cappellina con l’immagine della “Madonna dell’Olmo”, che divenne subito oggetto di venerazione popolare.
La devozione aumentò molto, un’ottantina di anni dopo, con l’arrivo dei Cappuccini che provvidero ad erigere un conventino e una chiesa, nella quale fu inglobata anche la primitiva cappella della Madonna.
La chiesa – consacrata il 22 settembre 1613 – misurava appena 32 x 21 metri, era a travature scoperte e aveva un coro per la preghiera comunitaria dei religiosi. Dietro il coro si apriva un umile chiostro (la parte più antica dell’odierno convento), cinto da un porticato quadrangolare, i cui spioventi erano sostenuti da architravi in legno poggianti su nudi pilastrini di mattone. Sopra la tettoia correvano le celle dei frati, con finestrelle tanto piccole da sembrare feritoie.
Con il passare del tempo, la devozione alla B. Vergine dell’Olmo andò diffondendosi in tutto il circondario, malgrado per le varie soppressioni i frati Cappuccini furono forzatamente assenti: dal 1769 al 1798, dal 1810 al 1843, e infine dal 1866 al 1900.
Dopo il loro ultimo ritorno, i Cappuccini continuarono a impegnarsi nel servizio del santuario. Nel biennio 1909-1910, in ricordo del III centenario del loro arrivo a Thiene, eressero l’attuale facciata (su disegno dell’arch. Pasinati). Nel 1922, per il VII della fondazione dell’Ordine francescano secolare (O.F.S.), costruirono una cappella in onore di S. Francesco. Infine, in coincidenza con il IV centenario delle apparizioni della Madonna dell’Olmo, nel 1930 innalzarono un elegante e slanciato campanile.
Tuttavia, l’aspetto attuale del santuario è dovuto ai radicali restauri resisi necessari dopo la II guerra mondiale. Fra il 1945 e il 1960, tra l’altro, venne abbattuta l’antica cappella dell’apparizione – ormai fatiscente – per ricostruirla più ampia e accogliente.
Anche la chiesa e la cappella di S. Francesco furono in parte demolite e ampliate. L’altare maggiore, lavorato a bassorilievo dall’artista Danilo Andreose, fu provvisto di un tabernacolo marmoreo a forma di tempietto circolare. È opera di Angelo Gatto il grande mosaico di 165 metri quadrati che splende nel catino dell’abside e celebra il trionfo della B. Vergine.
Per finire ricordiamo che il convento dei Cappuccini di Thiene – il cui restauro si chiuse nel 1974 – fu a più riprese, nel corso degli anni, sede di studi filosofici e umanistici; e che nelle sue adiacenze fu inaugurato il 29 novembre 1957 il nuovo seminario minore.
Orari di apertura / Orario SS. Messe
Prefestiva ore 18.30
Festiva: 7 / 8.30 / 10 / 11.30 / 17 / 18.30
Feriale: 7 / 9 / 17