Descrizione
In epoca precedente al santuario, vi era qui una chiesetta dedicata alla Beatissima Vergine della Consolazione. Al suo interno si venera il dipinto della Vergine con il mano il Bambino attorniata da due angeli.
Le due figure principali presentano l’inserzione della corona in oro sul capo. Le due corono vennero coniate con l’oro degli ex voto donati dai fedeli devoti, i manufatti sono opera della Scuola d’Arte “Beato Angelico” di Milano. Nella parte bassa del dipinto troviamo un vascello che veleggia sicuro.
La tradizione vuole il quadro all’interno del santuario arrivato qui a Melito dalla Turchia già in tempi antichi. La leggenda narra inoltre di una ragazza di Melito rapita dai Turchi alla quale la Vergine concesse di effettuare il viaggio di ritorno sui luoghi natii con una piccola imbarcazione dove era imbarcata anche un’effigie della Madonna. Nella zona dello sbarco si eresse prima un’edicola ed in seguito sorse il santuario.
All’interno il santuario si presenta con navata singola e alcuni ambienti relativi all’ospizio dei Cappuccini. Da segnalare in particolare l’altare maggiore presenta sin dalla costruzione primitiva della chiesa, e inoltre, i due altari posti sui lati. Quello sulla sinistra in dedicazione a S. Maria della Pietà, e quello sulla destra dedicato a S. Andrea d’Avellino. All’esterno la facciata si trova affiancata da un campanile del 1954, ricostruito in seguito al terremoto del 1908.
Fonte: Viaggi Spirituali
La Festa
Il quadro della Madonna di Porto Salvo è una tela del 1600 di autore ignoto, arrivata dal mare sulla spiaggia di Melito di Porto Salvo, e ritrovata dai marinai di quel tempo nel luogo dove sorge oggi il Santuario.
La festa di Maria SS. di Porto Salvo si apre il 25 marzo di ogni anno con l’immagine della Madonna che, come vuole la tradizione, viene portata in processione fino a Pentedattilo, dove sosta per circa un mese nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, per un antico voto del marchese Domenico Alberti. La festa vera e propria si svolge l’ultimo sabato del mese di aprile con grande partecipazione e devozione, e la vara viene portata sempre a ritmo di danza con la musica della banda musicale. Il giorno prima, il venerdì pomeriggio, si compie una breve processione per le vie di Pentedattilo, e così il sabato la processione parte nella mattinata dalla chiesetta arrivando verso mezzogiorno alla fiumara dove la sacra effigie viene consegnata ai pescatori su una artistica vara con cui viene portata fino al Santuario. L’ingresso avverrà nel primo pomeriggio. La festa ha il suo culmine la domenica con la processione per le vie principali di Melito di Porto Salvo. Il quadro esce nel pomeriggio verso le 15.00 dal Santuario e arriva nel paese dove i momenti più salienti sono: la sosta nel piazzale del Pronto Soccorso; un’altra sosta nell’Ospedale; il percorso nel Rione Marina, dove i Portatori festeggiano l’ingresso della Madonna nel loro quartiere portandola fino ai due ponti che costeggiano la spiaggia; e poi nel momento in cui la Madonna si dirige verso il luogo del cambio dei Portatori, dove le donne del Rione Marina, camminando davanti alla vara, rallentano la processione come se volessero allontanare il più possibile il momento inevitabile della consegna. Giunti davanti al palazzo degli Alberti, la sacra immagine viene consegnata ai Terrazzani, portatori della parte alta del paese. La processione riparte per poi fermarsi con una breve sosta nella chiesa arcipretale e continua attraversando le viuzze del centro storico, arrivando nella strada di ritorno, dove tra il suono delle campane rientra in tarda serata al Santuario con un canto tradizionale ” Bonasira a vui Madonna”.
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