A ben ragione possiamo dire che il 13 novembre si colloca nella storia della città di Afragola e del culto antoniano napoletano come un giorno indimenticabile.
Su richiesta formulata dall’Arcivescovo metropolita di Napoli, Cardinale Michele Giordano, e promossa dalla Provincia dei Frati Minori di Napoli, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, con decreto dell’8 giugno 2004, ha concesso la dignità e il titolo di “basilica minore” al santuario di S. Antonio di Afragola.
Il 13 giugno seguente, il vicario generale dell’arcidiocesi, Mons. Filippo lannone, ha annunciato l’evento alla innumerevole folla di fedeli che riempiva la piazza antistante il santuario in occasione dell’annuale festa in onore di S. Antonio ed è così iniziato per la comunità ecclesiale afragolese un tempo di riflessione e formazione, per accogliere in maniera consapevole e responsabile un dono così straordinario da parte della Santa Sede.
Un gran numero di fedeli, insieme alle autorità civili, una folta rappresentanza di tutte le forze armate, il clero diocesano e i frati minori della nostra Provincia, primo fra tutti il nostro P. Provinciale, Luigi Ortaglio, hanno atteso, in Piazza Gianturco, il Card. Michele Giordano. Dopo il saluto del M.R.P. Provinciale, del parroco e dei frati della comunità Sua Eminenza è stato accompagnato processionalmente al santuario, ove è stato accolto festosamente dalla fanfara dell’Arma dei Carabinieri e con tutto il calore e l’entusiasmo propri del popolo napoletano. Sul pronao del tempio il sindaco, Dottor Santo Salzano, ha dato il benvenuto a Sua Eminenza, ringraziandolo per aver curato la concessione del titolo di basilica all’antico santuario antoniano afragolese. Quindi il Cardinale ha scoperto la scritta “Pontificia Basilica S. Antonio” posta sul frontone della chiesa insieme a due stemmi, l’uno “pontifico” e l’altro “francescano”, in marmo bianco di Carrara. I lavori della tinteggiatura della facciata e della scritta sono stati realizzati con le sole offerte dei fedeli, mentre gli stemmi sono stati offerti dall’Ordine Francescano Secolare della nostra parrocchia. È seguita la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Giordano, all’inizio della quale il Ministro Provinciale ha rivolto all’Arcivescovo un indirizzo di saluto e di ringraziamento evidenziando le motivazioni della concessione del titolo di basilica e le responsabilità derivanti per l’intera comunità ecclesiale e la famiglia francescana. Il parroco, a nome dei frati, ha donato all’Arcivescovo una croce pettorale in oro, lavorata da Giorgio Ascione di Torre del Greco. Subito dopo il cancelliere arcivescovile, Mons. Carlo Pinto, ha dato lettura del decreto della Congregazione. Nell’omelia il Cardinale ha illustrato il significato liturgico del titolo di basilica pontificia, commentando efficacemente la liturgia della Parola della XXXIII domenica del tempo ordinario. Sulla scorta dell’espressione evangelica “Verranno giorni in cui non resterà pietra su pietra che non venga distrutta” (Le 21,6), il Celebrante ha messo a confronto la bellezza transitoria del santuario costruito dall’uomo con l’eternità e la pienezza del regno di Dio.
Prima dei riti di congedo al rettore della basilica l’Arcivescovo ha consegnato la mozzetta e la stola come segno della nuova dignità concessa al tempio antoniano di Afragola, quindi è stata scoperta una lapide commemorativa dell’evento. Per consentire alle diverse migliaia di fedeli che non potevano essere accolti nel tempio ed affollavano l’area esterna, nella piazzetta antistante la chiesa è stato collocato un maxischermo che ha permesso a tutti di prendere parte alla celebrazione.
Parrocchia
La Realtà del Territorio e della Parrocchia
La Realtà della Parrocchia di sant’Antonio di Padova in Afragola si presenta molto articolata e per certi versi pure complessa anche se nel suo insieme e per il territorio circostante è, e risulta molto organizzata all’interno, segno non solo di un valido lavoro pastorale ma anche, e soprattutto, di validi e generosi collaboratori che lavorano bene. La Parrocchia è e resta all’ ombra del Santuario – Basilica per cui tutte le attività si confondono e la stessa partecipazione si mescola con la devozione al Santo. Infatti non tutti i collaboratori e i fedeli sono della parrocchia, come si evince di persona, i frati francescani memori del loro carisma fondazionale hanno trasmesso lo spirito dell’accoglienza fin dalla fondazione (1633). Cuore della vita del Santuario è la preghiera. Una volta alla settimana, il Giovedì, si espone il Santissimo Sacramento per l’adorazione Eucaristica. Come poi è consuetudine in molte parrocchie anche qui una volta l’anno si espone solennemente l’Eucaristia per quattro giorni di seguito, richiamando nelle diverse ore del giorno diversi gruppi di fedeli, le Quarantore si concludono con la Processione Eucaristica. Tutte le Sante Messe celebrate sono frequentate e ben curate, con l’accompagnamento musicale e canti adatti alla celebrazione. Il Santo Rosario meditato precede ogni celebrazione nei tempi forti questi è particolarmente curato. Molto sentita è la Via Crucis nel tempo della Quaresima, che si svolge anche per le strade della Parrocchia la domenica pomeriggio oltre ai venerdì. Le attività proprie e principali della Parrocchia, sono la Catechesi, la Pastorale sacramentale e l’Attività Caritativa.
La Storia della Parrocchia
La Parrocchia è inserita nel complesso del Santuario Diocesano nonché Basilica Pontificia minore del noto Taumaturgo Sant’Antonio di Padova il cui culto in questa nostra città, risale alle origini del 1600 e precisamente nel 1616, anche se risulta del 1636 la compravendita del terreno e il primo nucleo abitativo dei frati minori così detti riformati. La leggenda vuole che gli afragolesi intimoriti dalla tremenda eruzione del Vesuvio nel dicembre del 1631 e a nulla erano valse le preghiere al patrono principale di Afragola – l’unico ancora oggi – San Gennaro, si siano rivolte a Sant’Antonio invitati dai frati minori riformati, il Vesuvio smise la sua attività e da allora gli afragolesi non hanno più dimenticato il grande taumaturgo: Sant’Antonio. Questa tradizione più o meno corrisponde a verità storica riflettendo un profondo legame che dal ‘600 il popolo afragolese nutre con il Santo. Tale realtà è sempre presente in questa Parrocchia perché in certi momenti dell’anno – specialmente il mese di Giugno – sembra che il Santuario diventi la “Parrocchia Madre” di tutte le chiese vicine condiviso da tutto il clero locale. Il culto del Santo non è stato il primo che i frati minori introdussero ma prese il sopravvento dopo quello di San Francesco e per breve tempo anche dell’Immacolata, tanto che oggi la Chiesa Santuario è dedicata al Santo Taumaturgico di Padova ormai da tre secoli e mezzo. La statua del Santo, per un misterioso tratto della divina Provvidenza, è stata sempre al centro dell’attenzione delle folle, che l’hanno fatta meta d’un culto che oltrepassa i limiti d’un fenomeno istintivo, chiamato religiosità popolare e che merita il massimo rispetto, per diventare strumento della Provvidenza Divina che si serve dei suoi Santi per mostrare il Volto di Dio misericordioso in un mondo assetato di Vangelo. Merito del Santo dei miracoli tutto quello che vedete costruito intorno ma anche merito dei frati minori che ne sono i gelosi custodi del Santuario e ne promuovono il culto nel solco di una sana fede anche se è difficile elevare atteggiamenti non proprio legati ad una sana religiosità popolare che, ripeto, sempre merita il massimo rispetto. Il lavoro apostolico di penetrazione del messaggio evangelico-francescano-antoniano fra le masse è stato poi arricchito dall’impegno della Parrocchia.
Opere annesse
C’è una Biblioteca di circa 17.000 (?) già illustrata in questo stesso sito. C’è un edificio: l’ex-scuola di Mozzillo, che funge da Oratorio con le annesse aule per la catechesi dei primi anni di formazione dei bambini e ragazzi, che si preparano alla prima comunione con i tre anni di formazione previsti dalle indicazioni diocesane. C’è un Oratorio vero e proprio che prevede tra l’altre cose un campo di calcio per formare una solida base per la formazione fisica dei ragazzi e giovani che frequentano la Parrocchia. C’è all’interno dell’ex-scuola un Teatrino, dove si svolgono importanti saggi di fine anno e operette preparate dal numerosissimo gruppo degli araldini e della Gioventù francescana. D’estate c’è la Festa degli Araldini che vede coinvolti per diversi giorni, molti ragazzi e ragazzini anche di altre realtà disagiate come quella del quartiere Selicelle, con un nutrito gruppo di animatori soprattutto GiFra, nel ravvivare i ragazzi con iniziative atte a formarli ed intrattenerli.
La Parrocchia
La Parrocchia, invece è molto recente – come è recente l’istituzione della Pontificia Basilica Minore il 13 novembre del 2004 – la sua istituzione risale infatti, al 1970 15 agosto e, primo parroco allora ventisei fu P. Felice Pannone prima come vicario parrocchiale e poi definitivamente parroco il 15 maggio 1971, che ha lasciato un bel ricordo di sé rinnovato con entusiasmo ogni volta che viene qui a celebrare per qualche evento particolare. A seguire nel 1986 fu P. Eduardo Parlato il secondo parroco, che operò importanti lavori di ristrutturazione del Santuario e delle adiacenti strutture parrocchiali e conventuali come li vedete ancora oggi – sua per esempio è stata il recupero del chiostro eliminando le cappelle a ridosso della navata di sinistra della Basilica. Infatti dopo si è impegnato come parroco P. Mario Folliero, dal 1998 costituendo un evidente incremento di gruppi ed impegni parrocchiali ed extra parrocchiali fino al 2010 anno in cui è giunto P. Luigi Campoli, attuale parroco, che si impegna felicemente accolto da tutta la comunità parrocchiale.
Le Festività antoniane.
Le festività ruotano tutte intorno al Santo, fatta eccezione della solennità di san Francesco con un solenne Triduo preceduto dalla Novena, subito seguito da una sagra molto sentita organizzata dal gruppo Gi.Fra con i vari collaboratori che ruotano intorno alla Parrocchia. Le festività sono in ordine: 4 Ottobre San Francesco; 13 novembre anniversario Basilica; 15 febbraio festa delle reliquie; da Marzo iniziano i primi 13 Martedì di Sant’Antonio che vedono sempre più crescendo la partecipazione dei fedeli all’evento basilare.
Il 13 di ogni mese, è frequentato da numerosi pellegrini che culmina con la benedizione dei bambini alle ore 10.30.
Il 13 Maggio si svolge la Benedizione delle “Bandiere”, una sorta di stendardi che verranno poi fissati in alcune zone di Afragola con una buona partecipazione di fedeli, sempre in prossimità della festa di Sant’Antonio che inizia con il 31 Maggio, primo giorno della tredicina solenne del Santo e culmina con la solenne vestizione del 12 giugno nel tardo pomeriggio e la veglia che inizia alle 02.00 del 13 giugno.
13 Giugno Solennità del Santo, con la mobilitazione non solo di tutto il paese ma di numerosissimi gruppi provenienti da luoghi anche lontanissimi. Infatti anche se la festa è circoscritta solo nei nostri territori l’affluenza è massiccia e poderosa. Questa festa continua dieci o undici giorni dopo con la solenne Processione per tutte le strade del paese. La conclusione, solenne e molto sentita chiamata la “Ritirata” è vissuta come una seconda grande festa.
Le attività proprie della parrocchia sono la Catechesi, la Pastorale sacramentale e l’Attività Caritativa come dicevamo sopra. Esistono poi diversi Gruppi, ecco un elenco:
Il Gruppo dei Catechisti, è formato da uomini e donne con il compito di formare bambini, giovani e adulti. I corsi di catechesi che sono presenti in parrocchia riguardano la catechesi Pre-battesimale, la Prima Comunione, la Cresima e il Corso Pre-Matrimoniale; inoltre a questi “istituzionali” si uniscono la Catechesi ai genitori dei bambini di prima comunione e la Catechesi ai giovani e adulti aperta a tutti (un percorso che ha preso il suo avvio nell’ottobre del 2010). Una iniziativa avviata per le famiglie non solo parrocchiali: Percorso per famiglie ha ottenuto un buon successo, esso è svolto da alcuni membri dell’OFS.
Il Gruppo dei Ministri straordinari della Comunione, coadiuvano il Parroco nell’assistenza spirituale dei fratelli e sorelle infermi e anziani della Parrocchia. Di spiritualità necessariamente eucaristica, ispira la vita di preghiera, si apre al servizio comunitario, si rende disponibile ad animare l’adorazione eucaristica parrocchiale. I membri sono testimoni che si impegnano con una sana testimonianza alla cura degli infermi prolungando la Comunione che si celebra in parrocchia soprattutto nelle domeniche. Il Ministro straordinario presta il servizio della Parola e del Sacramento e per tale motivo la sua formazione è garantita da periodici incontri mensili assistiti dal Vice-Parroco.
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Altri Gruppi presenti in Parrocchia ma che fanno servizio legati strettamente anche al Santuario:
La Schola Contorum, è costituita dal Coro Polifonico degli adulti. Al Coro, guidato da un valente Maestro Organista, è affidata la cura e la regia delle celebrazioni liturgiche che si svolgono nel Santuario.
Il Gruppo Ministranti, costituito da bambini, da giovani e da alcuni adulti, si occupano con decoro e grande impegno del servizio all’altare tutte le domeniche, nelle varie festività liturgiche e per tutti i vari momenti forti dell’anno liturgico. Tale gruppo vive anche momenti di formazione sia con il proprio responsabile.
Il Gruppo Volontari della Basilica, costituito da uomini e donne che si occupano del servizio d’Ordine e di Sorveglianza durante le celebrazioni delle domeniche, nelle varie festività liturgiche e per tutti i momenti forti dell’anno liturgico, dando un validissimo contributo/sostegno durante la festa di Sant’Antonio. Inoltre si impegnano in incontri formativi di carattere spirituale, teologico e biblico mensili con il loro responsabile.
il Gruppo Santa Marta, strettamente unito col gruppo dei Volontari è costituito in prevalenza da donne e qualche uomo, si occupano prevalentemente del decoro e della pulizia del Santuario. Settimanalmente tale gruppo provvede a tale servizio, in genere ogni lunedì con grande generosità.
L’ Associazone della Medaglia Miracolosa, sorta il 25 novembre del 2009 con la finalità di onorare la Santissima Vergine Maria nel mistero dell’Immacolata Concezione è l’unica associazione che non ha origini francescane ma è stata impiantata da un Padre Francescano; la sua finalità è quella di acquisire una solida formazione cristiana e mariana; partecipare all’attività pastorale della parrocchia e della diocesi; dare ragione della speranza evangelica dinanzi al mondo, evangelizzare, servire i poveri che si incontra. L’Assisitenza è affidata a un Padre Francescano.
Il C.A.I. (Centro Anziani Insieme), costituito da anziani che si riuniscono il Martedì e il Giovedì dalle 17.00 alle 19.00; in genere il martedì per la ginnastica e il laboratorio e, il giovedì per il ballo e gli incontri di formazione. Scopo di tale iniziativa è socializzare per evitare l’isolamento soprattutto per questa fascia di età molto particolare. Durante l’anno sono organizzate con il frate Assistente alcune uscite e varie altre attività.
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