Descrizione
In questo santuario, a meno di un’ora di marcia da Santa Maria degli Angeli, sorse il primo rifugio dei primi seguaci di San Francesco. Erano due capanne in pietra con poche stanze, ma per San Francesco, almeno agli inizi, bastarono. Qui San Francesco concepì e scrisse la Regola basandola su Sorella Povertà e sulla preghiera.
Nel 1209 fu proprio da Rivotorto che San Francesco partì nella direzione di Roma, con dieci compagni, per andare da Papa Innocenzo III. La storia ci racconta delle vicissitudini di quel viaggio e del reale pericolo che il Papa scambiasse San Francesco ed i suoi seguaci come eretici. Poi San Francesco apparve in sogno al Papa, mentre con le sue spalle teneva alta la chiesa di Roma. Papa Innocenzo fu colpito dal fatto e, richiamato San Francesco, benedisse la Regola approvandola oralmente.
Fu poi Papa Onorio III nel 1223 ad approvarla con Bolla Papale, ma questa è un’altra storia.
L’aumento dei seguaci e problemi con i bifolchi locali, costrinsero San Francesco alla migrazione verso la Porziuncola, ma anche questa è altra storia.
Oggi sono visitabili solo tre locali:
– la stanza del riposo
– la Croce
– la stanza del fuoco
La stanza del riposo
E’ la stanza sulla sinistra guardando il Tugurio. La statua di San Francesco dormiente è del XVIII secolo.
“Dimorava allora quel felice Padre con i suoi figli in luogo vicino ad Assisi, chiamato Rivotorto, dove sorgeva un tugurio abbandonato da tutti. L’uomo di Dio Francesco aveva scritto i nomi dei fratelli sulle travi del tugurio, così che, chiunque volesse riposare o pregare, poteva riconoscere il proprio posto. In un luogo così piccolo e angusto era opportuno che nessuno turbasse il silenzio interiore degli altri.
Ma un giorno, mentre i frati si trovavano colà, ecco giungere un contadino seguito dal suo somaro, con l’intenzione di entrare nel tugurio con l’animale. Perchè i frati non facessero resistenza, si affacciò e disse al giumento: “Entra, entra, che faremo del bene a questo luogo”.
Il Padre Santo, udendo tali parole e intuendo il proposito del villano, provò un moto di ostilità verso quell’importuno, soprattutto perchè aveva fatto un gran chiasso con il suo somaro, inquietando i frati che in quel momento erano immersi nel silenzio e nell’orazione.
Francesco disse loro: “Vedo, fratelli, che Dio non ci ha chiamati a preparare una stalla per l’asino, ne per avere impacci con la gente, ma per andare a predicare agli uomini la via della salvezza dando dei buoni consigli, e ancor più per consacrarci all’orazione e al ringraziamento”.
Lasciarono dunque quella stamberga a uso dei poveri lebbrosi, e si trasferirono a Santa Maria della Porziuncola, accanto alla quale sorgeva una casetta, dove avevano abitato prima di ottenere quella chiesa.
(Leggenda dei 3 Compagni XIII 55; Fonti Francescane 1464-1465)
La stanza della Croce
E’ il vano centrale del Tugurio di Rivotorto.
Francesco e gli altri suoi compagni avevano preso dimora in un tugurio abbandonato vicino ad Assisi.
Non avendo libri liturgici sui quali pregare le ore canoniche, giorno e notte sfogliavono e risfogliavono il libro della Croce di Cristo.
Seguirono l’esempio e le parole del Padre che continuamente faceva loro il discorso della Croce di Cristo.
(LegM 4,3; Fonti Francescane 1067)
La stanza del fuoco
E’ la stanza di destra del Tugurio di Rivotorto.
Il Beato Francesco era solito raccogliersi con i suoi compagni in un luogo presso Assisi, detto Rivotorto, dove vi era un tugurio abbandonato.
Se ne stavano li con il Beato Padre i figli e fratelli tra molti stenti e indigenze, non di rado privi anche del pane.
Si accontentavano di sole rape che andavano a mendicare per la pianura di Assisi.
(1C42; Fonti Francescane 394)
Sopra il Tugurio originale, similmente a quanto accaduto per la Porziuncola, nel 1445 si iniziò a costruire il Santuario con annesso convento.
Siamo sinceri le due casette di pietra esistenti difficilmente sono quelle originali, ma a noi vanno bene anche così.
Poi venne il disastroso terremoto del 1854 che danneggiò seriamente la chiesa, oltre tutta la valle da Bastia a Foligno, ed il Santuario di Santa Maria in Rivotorto venne ricostruito nello stile neogotico del tempo.
La forma che oggi vediamo è però ancor più recente in quanto gli ultimi lavori sono terminati solo nel 1926.
Il miracolo del Carro in Cielo
Pochi sono i miracoli noti di San Francesco. Uno di questi, forse il principale, fu il miracolo del carro in cielo. Questo miracolo avvenne proprio a Rivotorto quando San Francesco venne visto dai monaci in cielo su un carro di luce, mentre in realtà era ad Assisi in attesa di parlare con il Vescovo Guido II. Questo miracolo è oggi ricordato dall’affresco sul timpano della chiesa e da un quadro nella cappella.
Contatti
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