Descrizione
La chiesa parrocchiale di Pellaloco è dedicata a San Rocco. Di una prima chiesa privata eretta alla fine del 1400 dai nobili Malatesta De’ Terzi, rimane solo la descrizione della triste decadenza (1718).
Quindi la sollecitazione al titolare del giuspatronato (proprietario con diritto di scelta del sacerdote) marchese e Giovanni Girolamo Spolverini, di ricostruire il Tempio, oratorio e sacrestia.
I lavori sono durati dal 1728 al 1735. Curata e restaurata con attenzione lungo lo scorrere dei tempi, la parrocchiale risulta ancor oggi di aspetto gentile ed accogliente.
Al suo interno, una statua di Santa Rita donata da Angelina Arcari il 22/5/1930 in segno di particolare devozione, continua a suscitare devozione fino a sollevare Pellaloco a notissimo e frequentatissimo santuario.
Migliaia di persone ogni anno il 22 maggio vengono a Pellaloco per venerare Santa Rita, da quando don Rodolfo Ridolfi (parroco di Pellaloco dal 1929 al 1961) “piantò” qui questa devozione, perché lui ne era particolarmente devoto. Attribuiva, infatti, a Santa Rita la guarigione da una malattia polmonare per la quale non smise mai di esserle riconoscente (Vedi tesi di laurea di M. Arcanà). Inoltre una buona signora della Parrocchia vicina di Tormine di Mozzecane, Angelina Arcari, il 22 maggio 1930 gli donò la piccola statua che ancora oggi è in chiesa.
Da allora ogni persona che veniva a lui per un aiuto o un consiglio veniva “dirottata” a Lei.
(Don Maurizio Luzzara, LA CITTADELLA)
Marta Arcanà scrive: “Tutte le volte che parrocchiani o forestieri si rivolgevano a lui per un aiuto, don Rodolfo li indirizzava all’intercessione di Santa Rita; e se anche erano convinti di aver ricevuto la grazia per mezzo di lui, rispondeva di fare un’offerta in ringraziamento a Santa Rita come sua stretta collaboratrice.
Fu così che la parrocchia di San Rocco diventò un vero e proprio santuario soprattutto grazie alla pratica della serale benedizione e distribuzione delle rose nella festa di Santa Rita, ogni anno il 22 di maggio. I solenni festeggiamenti della ricorrenza, introdotti da don Rodolfo, con gli anni sono diventati sempre più partecipati e la venerazione locale per la Santa si è incrementata nel tempo. Ancora oggi vengono celebrate messe a quasi tutte le ore del giorno e le persone accorrono da ogni luogo per chiedere grazie e portare a casa una rosa benedetta.
In particolare a mezzogiorno è d’uso recitare una preghiera alla Santa per chiedere particolari grazie e intercessioni, che si ritiene vengano più certamente accordate in quel momento. Negli anni recenti a Pellaloco nel giorno di Santa Rita si distribuiscono circa duemila comunioni, secondo la statistica parrocchiale.
All’interno della Parrocchia si contano moltissimi ex voto appesi alle pareti della chiesa e sul lato destro dell’altare, mentre altri si trovano riposti anche nelle soffitte. Gli ex voto talvolta non sono semplici oggetti di metallo argentato a forma di cuore con l’iscrizione GR (grazia ricevuta) o PGR (per grazia ricevuta), ma includono documento materiale del miracolo avvenuto, per esempio chiodi, pezzi di tessuto degli abiti del miracolato e altri segni.
Un uomo di nome Cabianca, pilota veronese facoltoso, per una grazia ricevuta, donò invece la statua bianca di Santa Rita che è tuttora visibile nel sagrato della chiesa.