Beata Vergine Maria di Dipodi

Descrizione

Descrizione

Il Santuario della Madonna di Dipodi, ha assunto nel corso dei secoli diversi nomi, nel 1121 quando fu visitato da papa Callisto II era il Santuario di Santa Maria de Puris, dove puris sta per puri di cuore, e poi nel 1687 Santuario di Santa Maria Visita poveri, perché era visitato dai poveri che rappresentavano la maggior parte della popolazione del luogo, e infine dal 1777 è riconosciuto solo con la denominazione di Dipodi, nome che viene attribuito per la sua posizione su due collinette.

Il Santuario è sul territorio del comune di Feroleto Antico, a circa 7 km dal centro, ma altrettanto vicino al centro di Lamezia Terme, in una area isolata, circondato dalla quiete della natura che lo avvolge creando un’atmosfera di pace e tranquillità surreale, ideale per raccogliersi in preghiera.

Il Santuario di Dipodi è un luogo molto conosciuto per il culto mariano, e può essere considerato come uno dei più antichi e dei pochi monumenti e luoghi di culto religioso mariano della diocesi di Lamezia Terme e dell’intera regione Calabria. Diverse teorie aleggiano sull’epoca di costruzione, si pensa che sia stato fatto costruire dall’imperatore Costantino e da Papa Silvestro nel 314 D.C., in seguito all’apparizione della Vergine che protesse i Cristiani, durante una battaglia contro i Saraceni. Altre leggende narrano di una sorgente miracolosa, in grado di guarire chiunque si fosse bagnato nelle sue acque, situata proprio nelle vicinanze del Santuario. Secondo la leggenda la nascita del Santuario è da attribuirsi alla guarigione miracolosa dell’imperatore Costantino malato di lebbra. Un’altra leggenda porta a pensare che fu una suora a trovare l’acqua miracolosa nei pressi del Santuario, e insieme un quadro raffigurante la Madonna, in accoglimento del suggerimento ricevuto proprio dalla Madonna.

Che si tratti di realtà o di leggenda, il Santuario di Dipodi è un luogo quasi esclusivamente riservato alla meditazione ed alla preghiera, accoglie molti fedeli, che arrivano da tutta la Calabria e anche da altre regioni, soprattutto nei giorni della settimana di ferragosto, quando si celebrano tutte le liturgie della festività della Madonna dell’Assunta che cade il 15 agosto, e qui a Dipondi è festeggiata con grande partecipazione, oggi come nei secoli passati. L’occasione della festa attira diversi commercianti che per la strada espongono le loro mercanzie sulle loro bancarelle.

Oggi sia all’interno che all’esterno la chiesa presenta strutture molto semplici e lineari, l’unico elemento di pregio è il piccolo altare sul quale poggia l’effigie della Madonna, una statua di scuola napoletana risalente al 1600 che rappresenta la beata Vergine di Dipodi, non c’è altro che possa distrarre dalla meditazione e dalla preghiera. I pellegrini possono far visita al Santuario tutto l’anno accolti dalle suore benedettine custodi del Santuario.

Molti per voto alla Madonna vi giungono a piedi o anche scalzi, molti si incamminano la notte del 14 e del 15 per giungere nelle prime ore dell’alba per ascoltare la santa messa, altri vengono per pregare, altri per accendere una candela o cantare inni alla Madonna nella speranza di ricevere la grazia richiesta. Sino a pochi decenni fa era molto sentito il “rito delle verginelle”, una particolare dimostrazione di fede e di devozione con gruppi di bambine in abito bianco che guidavano un corteo di pellegrini sino al santuario inneggiando lungo il cammino lodi alla Madonna.

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