Casa Natale San Giuseppe Freinademetz (Santuario Oies)

Descrizione

Descrizione

Casa natale di San Giuseppe Freinademetz

Nato nel 1853 ad Oies, una frazione del comune di BadiaJosef Freinademetz morì di tifo in Cina nel 1908. Fu proprio in Cina che questo missionario trascorse gran parte della sua vita e operò in diversi ambiti missionari. Nonostante ciò la sua casa natale di Badia in Alto Adige è da decenni meta di numerosi pellegrinaggi.

L’afflusso di pellegrini alla casa natale di questo missionario era massiccio già prima della beatificazione di Josef Freinademetz nel 1975 e della sua santificazione nel 2003 con il nome di San Giuseppe Freinademetz. La casa natale, che era stata abitata e ristrutturata dal padre di Freinademetz, diventò negli anni ’60 proprietà dei Missionari della Società del Verbo Divino di cui aveva fatto parte lo stesso Josef Freinademetz e che attrezzarono la casa per i pellegrini.

Ogni anno i pellegrini affluiscono a Badia in Val Badia dall’Italia e dall’Alto Adige, dall’Austria e dalla Germania. Questo non significa però che la casa natale del santo abbia cambiato radicalmente aspetto. La casa natale di San Giuseppe Freinademetz è considerata luogo di preghiera e devozione ed è aperta tutto l’anno.

Chiesa e cappella
Visto l’afflusso sempre crescente di pellegrini che venivano a pregare ad Oies, il centro di pellegrinaggio è stato ampliato col passare degli anni. Il piano interrato della casa natale ospita una cappella sobria già dal 1978, ma il 1994 ha visto l’inizio della costruzione di una chiesa, che è stata innalzata dove sorgevano la stalla e il fienile. Il nuovo centro di pellegrinaggio è stato inaugurato il giorno di Pentecoste del 1996.

La chiesa consiste di un unico ampio ambiente e presenta anche elementi di architettura cinese in ricordo della patria di San Giuseppe Freinademetz. Il centro di pellegrinaggio ospita inoltre una mostra sulla vita del santo e un’icona e comprende anche stanze per uso spirituale. Sono disponibili anche sistemazioni per la notte per piccoli gruppi indipendenti.

Il Santo Giuseppe Frëinademetz di Oies, Badia

Dall’Alto Adige alla Cina

Giuseppe Frëinademetz nacque a Oies il 15 aprile 1852 e fu ordinato sacerdote della diocesi di Bressanone nel 1875. Due anni più tardi, si congedò dalla popolazione della tanto amata Val Badia e andò in Olanda per prepararsi a una vita missionaria. Infine partì per Hong Kong dove si dedicò fino alla morte al popolo cinese.

Il sacerdote altoatesino non si fece mai intimorire dalle sanguinose persecuzioni subite dai cristiani in Cina. All’inizio della missione la sua comunità contava circa 160 fedeli, 20 anni dopo la sua morte erano già 200.000.

Tra amore e paura

Durante il suo periodo missionario, il Santo Frëinademetz scrisse molte lettere alla famiglia, agli amici e ai benefattori. Ringraziava sempre Dio per la missione affidatagli. Nonostante la sua grande forza, nelle sue lettere lasciava però trapelare la paura di perdere la sua comunità, che sempre lo accompagnava.

Una vita per l’eterno

Tutti dicevano di lui che era l’incarnazione della bontà. Eppure neanche la sua infinita bontà poté salvarlo dalla morte: Giuseppe Frëinademetz morì il 28 gennaio del 1908 all’età di 56 anni. Fu dichiarato Beato nel 1975 e fu proclamato Santo nel 2003.

La sua casa natale a Oies è visitata ancora oggi da moltissimi pellegrini. Nella sua camera vi sono esposte diverse reliquie, quali indumenti cinesi e molte lettere scritte a mano. Al piano terra c’è una cappella e nel 1995 è stata costruita una piccola chiesa nei pressi della casa natale del Santo, che è divenuta centro di preghiera per molti pellegrini.

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