Grotta di Nostra Signora di Lourdes

Descrizione

Descrizione
La storia narra che un giovane prete, Don Giuseppe Viotti, vice curato a Pozzo Strada, dopo essersi gravemente ammalato di tubercolosi, sebbene sconsigliato dai medici, decise di partecipare al primo pellegrinaggio a Lourdes del dopoguerra.
“Qui venni trasportato alla grotta. Pregai con fervore; quando toccò il mio turno mi portarono nelle piscine e mi calarono. Il quel momento pensai che non dovevo autosuggestionarmi, che dovevo accettare la volontà di Dio ed essere contento di quel che la Madonna avrebbe voluto di me: vita o morte, salute o malattia.”, disse il sacerdote.
Uscito dalla vasca si sentì male e fu ricoverato all’ospedale, dove dormì profondamente e, al suo risveglio, è una nuova persona; il 31 agosto 1947 fu miracolato e guarì immediatamente, tanto è vero che celebrò la messa e partecipò alla processione della Via Crucis e alla fiaccolata serale.
Tornato a Torino, si reca all’Ospedale San Luigi, dove, da nuovi esami, i medici si accorgono che non c’è più alcuna traccia del male che lo affliggeva e poté così riprendere la sua attività sacerdotale; il suo vescovo decise di inviarlo parroco a Forno di Coazze, in un posto che poteva far bene ad un reduce della tubercolosi.
Per riconoscenza, decise di costruire un luogo sacro ad immagine e somiglianza della grotta di Massabielles, dove a Lourdes apparve la Madonna.
La grotta, davanti alla quale si trova la statua di granito di Bernadette Soubirous, alla quale nel 1858 la Vergine apparve per 18 volte, venne ricostruita con le identiche proporzioni di quella originale, ma abbellita con marmi e mosaici rappresentanti le litanie della Vergine.
Dal piazzale antistante la grotta, uno scalone che segue in diagonale il lato meridionale del tempio, conduce alla cripta dell’Annunciazione, nella quale sono custodite le statue in marmo bianco dell’Angelo e della Vergine.
Salendo ancora si trova la Chiesa superiore, uscendo dalla porta principale della quale si vede una stele con le tre meraviglie di Lourdes (le Processioni Eucaristiche, la Via Crucis e la Grotta) e più a destra una grande emme di pietra che sorregge la statua della Vergine Incoronata.
Dal piazzale antistante la grotta, si scende al Sangone e, attraversato il ponte, si raggiunge il piazzale dal quale parte la Via Crucis, che si conclude nel Piazzale dell’Ascensione (a 1300 mt), dove si trova una statua alta 5 mt scolpita nel travertino di Cristo Ascendente al Cielo.
I lavori hanno inizio il primo novembre 1950 con la posa di una statua dell’Immacolata su di un piloncino e terminano al 1991 con l’apertura di una casa di spiritualità. Nel parco sono infatti anche stati costruiti una Casa di Esercizi Spirituali e tre case adibite a casa-famiglia, dove sono ospitati bambini con diverse necessità, dei quali si prendono cura le “Religiose Mamme Missionarie” dell’Opera di Gesù Maestro.
Don Viotti morì il 2 novembre 2008 ed ora riposa in una cripta che si trova sopra la grotta da lui stesso fatta costruire.

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