Beata Vergine del Molino (Basilica Santuario)

Descrizione

Descrizione
La devozione alla Beata Vergine sotto il titolo di Madonna del Molino ha origine nel lontano 17 maggio 1496.  Un mercante faentino, tornando da Ferrara con il suo carro, dove aveva venduto le sue merci, portava con sé un immagine in gesso della Madonna con il Bambino in braccio.
Il mercante, arrivato nelle vicinanze del territorio di Lugo, spronò  il cavallo per oltrepassare velocemente la zona detta del “Molinaccio”, nota per il brigantaggio frequente in quel luogo, ma improvvisamente il suo carro si ribaltò nel fosso e la Bianca icona di Maria cadde e si ruppe in tanti frammenti. Il mercante desolato, non potè fare altro che abbandonare i resti dell’immagine dov’erano e continuare la sua strada.
Di lì a poco, alcuni bambini che si trovavano nella zona, si accorsero dei pezzi di gesso, e decisero quindi di unirli con po’ di fango come meglio poterono. Una volta ricomposta l’immagine, la sistemarono su alcune pietre e iniziarono a pregare. All’improvviso una luce splendente avvolse la Vergine con il Bambino e l’icona in gesso si risaldò senza apparenti segni di rottura.
Nel vedere questo straordinario fenomeno, i bambini, pieni di stupore, corsero subito verso la città per annunciare il miracolo. Il Vescovo, il governatore e l’intera comunità accorsero per rendere omaggio alla Madonna che fece vedere e sentire la sua protezione e il suo amore con grazie e segni concreti.
L’incoronazione alla Beata Vergine da parte di S.S. Papa Pio IX avvenne l’8 settembre 1856. Fu preceduta da una sequela di gravissimi avvenimenti, ricordati dalla storia del Santuario, nei Pio IX quali era apparsa visibile la speciale protezione della Vergine, e tra di essi si annovera una grazia speciale in favore del Cardinale Mastai Ferretti, quand’era Vescovo d’Imola, divenuto poi Papa Pio IX.
I fatti furono i seguenti: nel maggio 1844 il Cardinale si recava da Lugo a Massalombada in cocchio trainato da due cavalli, quando, improvvisamente, sulla strada davanti al Santuario, i cavalli s’imbizzarrirono rovesciando, nel fossato a lato, il cocchio che si frantumo’ e dai rottami uscì incolume il Cardinale, salvato da evidente pericolo della vita.
In riconoscenza per questo prodigio ed anche per la sua grande devozione alla Madonna del Molino, due anni dopo divenuto Papa, mandò in dono due preziose corone d’oro, che vennero poi in Lugo dal Card. Baluffi Vescovo di Imola successo al Card. Mastai, collocate, nomine Pontificis, sul capo delle Immagini della Madonna del Molino e del S. Bambino, con l’intervento di tutte le Autorità e d’una moltitudine di popolo indescrivibile.

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