Madonna del Soccorso

Descrizione

Descrizione
Le origini del Santuario sono legate all’apparizione della Vergine Maria avuta da una bambina di circa 3 anni di Cori.
Il primo sabato di maggio del 1521, la piccola Oliva Iannese, figlia di Giovanni e Santa, cittadini di Cori, cercando di raggiungere la madre che si recava in montagna a mietere i campi, si perse sul monte delle Ginestre.
Disorientata da un improvviso temporale, si smarrì.
Nella forte pioggia, i lampi ed i tuoni, la piccola spaventata, chiamava con tutto il cuore la sua Mamma, li, apparve ad Oliva una bella Signora vestita di bianco che la accudì proteggendola dal maltempo e nutrendola.
Passato il temporale, dopo 8 giorni, la bella Signora, rivelò ad Oliva il suo nome, “Io sono Maria Vergine”, indicandole la strada per il ritorno al paese, quando la bimba fu ritrovata descrisse l’esperienza vissuta e, per la sua innocenza, fu creduta.
Nel 1577 poi, la Curia di Velletri, con un apposito processo, accertò e approvò l’evento prodigioso.
Nel posto dove Oliva fu soccorsa dalla Vergine, i Coresi rinvennero un affresco della Madonna che tuttora è custodito sull’altare maggiore del Santuario.
Già nel 1521 fu eretta, sul luogo dell’evento miracoloso, una cappella contenente l’immagine della Madonna, ma sedici anni più tardi, essendo aumentato il numero dei devoti, fu eretta una chiesa al quale fu annessa anche la primitiva cappella.
I pellegrini continuarono ad intensificarsi tanto che nel secolo successivo, nel 1634, fu indispensabile ampliare la chiesa, i lavori di ampliamento terminarono nel 1639, anno in cui fu inaugurato il nuovo santuario.
L’interno della chiesa, in stile Barocco, è ad unica navata coperta a volta.
In fondo alla navata, prima del presbiterio, a sinistra si apre l’accesso alla Cappella dell’Apparizione.
L’altare maggiore, custodisce l’affresco trovato nel luogo dell’apparizione, in tale affresco si vede la Madonna seduta sul trono con un mantello mentre sorregge con il braccio sinistro Gesù Bambino, in alto due angeli che sorreggono una corona, a sinistra della Vergine la bambina Oliva, avvolta in un abito rosso, inginocchiata.
Dal 1938 il Santuario della Madonna del Soccorso è affidato alle cure dei Padri della Trinità.
La festa incominciata subito a ricordo dell’evento, divenne presto la più importante della città.
Da quel lontano 1521, ogni anno, la seconda domenica di maggio, Cori festeggia la “Madonna del Soccorso”.
Il culmine dei festeggiamenti è caratterizzato dalla lunghissima e splendida processione votiva che, partendo dalla collegiata di Santa Maria della Pietà, posta nella parte bassa del paese, attraversa tutta la città, arrivando al Santuario della Madonna del Soccorso.
Alla processione, oltre a larghissima parte dei cittadini, tra cui spiccano le donne che hanno fatto un voto, per questo sfilano scalze, vestite di verde (il verde è il colore del manto della Vergine nell’affresco custodito nel santuario) e portano dei grossi ceri, partecipa tutto il clero, costumanti in abiti storici e le autorità del paese con il Sindaco che, accompagnato da valletti con fasci di ceri, per una delibera comunale fatta nel 1531, offre alla Madonna durante la messa solenne.

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