Madonna della Quercia

Descrizione

Descrizione

Descrizione Santuario Madonna della Quercia

MADONNA DELLA QUERCIA – Acquapendente -Trevinano (Viterbo)
All’estremo limite del Lazio settentrionale, proprio là dove questa regione si insinua a confine tra l’Umbria e la Toscana, sorge Trevinano, piccolo borgo del comune di Acquapendente, arroccato sulla cresta di un colle a 614 m. sul mare.
Trevinano è legato da secoli a una devozione particolare: la Madonna della Quercia.
Verso sud, poco lontano dal paese, sorge un piccolo santuario eretto circa quattrocento anni fa in onore di una sacra Immagine della Vergine che, secondo la tradizione, si posò sui rami di una quercia secolare, che ivi sorgeva, e il cui tronco si può tuttora vedere incorporato entro l’altare, forgiato appunto in forma di quercia.
Al centro della chiesa sotto la piccola cupola “a ciel di carrozza”, si erge solenne ed elegante l’altare barocco in gesso, originale davvero nella sua forma, in quanto sopra la mensa s’innalza una struttura in forma di quercia, fatta con eleganza e buon gusto.
In mezzo a rami e fogliami, contornati da simpatici angioletti e sovrastata da una corona regale, è inserita la piccola nicchia che racchiude il Quadretto della Madonna, oggetto di tanta venerazione.
Nella Relazione della Visita Pastorale del Vescovo di Città della Pieve Mons. Tomaso Mancini nell’anno 1783, si legge: “Nell’altare maggiore si vede sopra un tronco naturale di quella quercia, ove nel sito medesimo fu trovato, un piccolo quadretto di coccio antico, ovvero gesso, rappresentante in basso rilievo la Sacra Famiglia(?), quale dicesi per tradizione che partisse miracolosamente dalla casa di due fratelli, che in occasione di divisione fatta tra loro, e ciascheduno di essi lo pretendeva suo, e dopo di averlo involato l’uno all’altro, dopo averlo serrato con chiave uno di loro, in occasione di pioggia ricoveratosi l’altro sotto la medesima quercia, in atto poi di partire, essendogli rimasto attaccato il cappello alli rami di essa quercia, ed alzato gli occhi avendolo ritrovato e riportato di nuovo alla propria casa, di qui di bel nuovo partito, fu ritrovato nel medesimo posto della quercia; il che dette motivo stante questo prodigio ed altre molte grazie che la SS. ma Vergine compartì, che si venisse alla fabbrica di questa chiesa nella presente forma, a cui molto contribuì il Sig. D. Stefano (Giuseppe) Piazzai di S. Casciano Bagni allora economo di Trevinano, sì con infervorare il popolo a questa impresa sì anche con andare egli stesso questuando fin nelle maremme. La fabbrica di questa chiesa seguì nella metà del. secolo passato, ed al presente sono ancor vivi li discendenti delli due fratelli suddetti”.

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