Maria Madre della Chiesa

Descrizione

Descrizione
La pieve romanica, posta su una collina a 715 m. di altitudine, in località Sasso, fu certamente costruita prima del Mille e poi rifatta alla fine dell’XI secolo, per volere di Matilde di Canossa, intorno al 1080 ed era dedicata all’Assunzione di Maria Vergine.
L’edificio è in pietra a sassi con copertura a lastre di arenaria.
La pianta è a tre navate senza transetto, con copertura a capriate lignee.
Oggetto del culto è l’effigie della Vergine (copia della Madonna Greca di Ravenna), su di una lastra di marmo bianco.
La pieve di Santa Maria di Sasso viene citata per la prima volta nel documento di donazione del vescovo Sigifredo II del 1005, dove compare tra i firmatari “Stabil archipresbiter Sanctae Marie de Saxo.
Dalla pergamena del 1230 risulta che erano sottoposte alla sua giurisdizione ben tredici cappelle: Mozzano, Selvazzano, Ceretolo, Cedogno, Urzano, Lodrignano, Vezzano, Pietta, Moragnano, Madurera, Antignola, Campora, Inzolo.
Si trattava quindi di una pieve di grande importanza, che mantenne per lungo tempo una posizione di rilievo. La chiesa realizzata interamente in conci di pietra rozzamente squadrati e coperta di lastre d’ardesia, sorge con orientamento ovest-est, isolata su di un’altura.
Presenta struttura basilicale a tre navate, scandite in facciata da lunghe paraste, di cui le due centrali sottolineano la navata principale, più larga ed elevata rispetto alle laterali. Al di sopra del portale compaiono una bifora, non originale, e un’apertura a croce greca. Una serie di archetti pensili corre a filo dal tetto della navata centrale. Gli archetti proseguono sulle navate laterali.
A sud, addossata all’edificio, sorge una costruzione di epoca posteriore, adibita a sagrestia. Ad est la chiesa termina con tre absidi, anch’esse coronate da archetti pensili, intervallati da lesene. Lo spazio interno è scandito da due ordini di pesanti colonne in muratura con rozzi capitelli di foggia cubica molto schiacciati, sostenenti sei arcate per parte. La copertura è in legno a capriate. Il piano pavimentale, in leggera salita, fu ribassato al livello originario nel corso di importanti lavori di restauro nel 1950, durante i quali furono anche edificati il pulpito e l’altare maggiore.
La struttura basilicale, gli elementi architettonici e decorativi, rientrano in canoni costruttivi delle chiese altomedievali e fanno propendere per una datazione dell’edificio all’XI sec.
La tradizione locale, non suffragata da alcuna base documentaria, attribuisce la committenza della pieve alla contessa Matilde di Canossa(m.1115 circa).

Contatti

Contatti

*i campi contrassegnati con l'asterisco * sono obbligatori

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi