Maria SS. della Cava

Descrizione

Descrizione
La devozione dei pietrini alla Madonna della Cava è molto antica, come antica è l’effige che si trova nell’omonimo santuario, sito in piena campagna, nell’attuale contrada “Maria SS. della Cava”.
La tradizione racconta che l’immagine fu ritrovata prima del 1223 da un trapanese muto il quale, recatosi nelle vicinanze di Pietraperzia nella contrada “Runzi”, scavò e trovò l’effige di Maria nell’atto di allattare il Bambino Gesù, dipinta su una lastra di pietra arenaria. Subito dopo il trapanese ottenne la parola. Data l’eccezionalità dell’evento, sul luogo fu costruita una cappella, dove l’immagine venne collocata e incorporata nel muro frontale, con annesso un cortile e delle celle per gli “eremiti detti della cava”.
L’attuale chiesa venne costruita alla fine del 1600 per opera di persone facoltose e successivamente, con le offerte dei fedeli, fu rimessa a nuovo. Si tramanda che, proprio in questo periodo, fu deciso di prelevare l’Immagine e trasferirla in paese presso la chiesa del Carmine, vicino al castello. Quando la lettiga su cui era sistemata l’Effige giunse nelle vicinanze del fonte canale, le mule che la trainavano, s’imbizzarrirono e la lettiga cadde a terra mandando in frantumi la sacra Immagine. Tutti i pezzi furono raccolti e ricomposti. Si decise allora di riportare, a spalla, la sacra Icona al suo Santuario. Tale avvenimento incrementò la devozione del popolo verso la Madonna.
Nell’anno 1721 furono portati a termine i lavori di ampliamento del Santuario: di quel periodo è la nomina della Madonna della Cava a Patrona principale della città.
La chiesa con l’immagine miracolosa è divenuta meta di continui pellegrinaggi; in modo particolare nel mese di maggio ogni giorno la gente a piedi fa i viaggi alla Madonna, per la dovizia di grazie ottenute. I pietrini festeggiano la loro patrona il 14 e il 15 agosto, in concomitanza con “l’Assunzione in cielo” della Vergine Maria. La tradizione prevede l’allestimento, già dal 13, della “fiera” in alcune strade del paese, la quale si prolungherà fino al 16, giorno dei festeggiamenti in onore di San Rocco. Anticamente si faceva anche la festa del bestiame. Dal pomeriggio del 14 il santuario è meta di continui pellegrinaggi di devoti non solo pietrini ma proveniente dai paesi limitrofi. Alle ore 24.00 è celebrata la “Messa all’aperto”. Nel passato tra gli ex voto vi erano “li scocchi”, ossia delle coccarde di nastri addobbate con fiori di stoffa o di carta; vi erano anche dei quadretti in argento raffiguranti un cuore. Si facevano offerte in denaro e in oggetti preziosi. La mattina del 15 la banda attraversa e vie principali del paese, mentre a mezzogiorno la “masciata” annuncia l’arrivo del “Palio della Madonna”  alla chiesa di S. Maria di Gesù, dopo essere stato rilevato dalla famiglia che lo custodisce. La sera il “Palio ” viene portato in processione per alcune vie del paese. Il “Palio della Madonna della Cava” è uno stendardo con l’effige della Madonna, realizzato nel 1914, appartenente agli eredi delle famiglie Spagnolo e Guarnaccia. Questo viene utilizzato in tutte le manifestazioni riguardanti la Madonna della Cava.
Foto dal blog: lillorusso.blogspot.com – Rita Bevilacqua

STORIA DELLA SACRA EFFIGE

Nel 1223, un giovanetto muto di Trapani, spirito dal la Beata Vergine fino a questo luogo, scavò una fossa o cava, e vi trovò una Immagine di Maria dipinta su pietra.
Il muto acquistò la favella; il popolo volle portare la Sacra Icone in città, ma i muli che trainavano il carro arrivati alle porte di Pietraperzia, nella provincia di Enna, si rifiutarono di continuare e presero la via del ritorno verso il luogo del ritrovamento a 5 km.
Qui fu edificato il piccolo Santuario.
Una iscrizione esistente nella chiesetta dice: VERA IMMAGINE DI MARIA SANTISSIMA DELLA CAVA PRINCIPALE PATRONA DI PIETRAPERZIA RITROVATA L’ANNO 1223, MIRACOLOSAMENTE DA UN MUTO TRAPANESE PER ESSERGLI ANDATA IN SOGNO E RICEVETTE LA LOQUELA. (Fonte: Giovanni De Carlis, 1971.)
“…L’origine storica del Santuario Maria Santissima della Cava è collegata alla Santa Immagine, che ivi è venerata.
L’immagine fu ritrovata prima del 1223 da un muto trapanese,che, recatosi nelle vicinanze di Pietraperzia, scavò e trovò la Santa Effigie, ed immediatamente ottenne la parola; la contrada “Runzi”, da allora fu chiamata “Maria Santissima della Cava”.
La sacra immagine fu collocata dentro la chiesa e fu incorporata nel muro frontale; la chiesa con l’immagine miracolosa è divenuta meta di continui pellegrinaggi; in modo particolare nel mese di maggio ogni giorno la gente a piedi fa i viaggi alla Madonna, per la dovizia di grazie ottenute.
La chiesa nella situazione attuale, fu costruita alla fine del 1600 ad opera di persone facoltose e con le offerte dei fedeli è stata rimessa a nuovo. Sull’altare troneggia l’immagine della Madonna, consistente in un muro di pietre in cui è dipinta Maria Santissima della Cava, nell’atto di allattare il Bambino Gesù, che mostra di essere sazio e di rimirare qualcuno per ascoltare le suppliche: la madre ed il figlio sono nell’atto di benedire.
 La Madonna è collocata su un trono artisticamente intagliato, in legno cipresso e dorato con oro zecchino, opera di antichi artisti. Di rilievo artistico si ha un piedistallo in alabastro con sculture del Gagini, mentre gli stucchi appartengono al Fantauzzo. Fin dall’epoca dei ritrovamento, grande è stata la devozione del popolo pietrino che la scelse come Patrona.
La festa principale è celebrata la sera del 14 agosto; a mezzanotte il vescovo della diocesi celebra una messa solenne e subito dopo impartisce la benedizione alle macchine.
Di notevole importanza e fascino sono i “Sabati” del mese di maggio, che sono dei pellegrinaggi che vengono organizzati in maniera sfarzosa da camionisti, trattoristi e da carrettieri, che vengono da varie parti della Sicilia e che ostentano i loro carri, veri capolavori di arte siciliana…”

Fonte: www.lafrecciaverde.it

Contatti

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  • Indirizzo
     CONTRADA CAVA 94016 PIETRAPERZIA EN
  • Regione
    Sicilia
  • Location
    PIETRAPERZIA

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