Maria SS. della Grotta

Descrizione

Descrizione
Il 2 luglio del 1568, nell’ipogeo della Chiesa di San Giovanni di Cacorzo si verificò un evento straordinario, che la tradizione popolare riporta come l’apparizione della Madonna a un anziano del luogo tale “Francisco Vincenti, detto lo Pace”. L’uomo, con problemi di deambulazione e vista scarsa, raggiunse senza l’aiuto di nessuno il paese e la casa del parroco per raccontare l’accaduto: “Bondì bonasera signuru arciprete, la Matonna me manda stasira, ddhra Matonna te sutta alla scascia ca vae cu soa luminera…” e per chiedere a nome della Madonna di edificare una grande Chiesa in quel luogo promettendo protezione: “Oju la mea chiesia quai fabbricata, lu sabatu alla sira litanie, la tuminica missa cantata”/ “Matonna, commu facimu? Nu nn’ave chiui acqua intru alle cisterne ca ogni giurnu, cu putimu bivire, tocca scuttamu tre vore”/ “Vanne ca le acchi tutte rase, rase e pe’ nsegnu nu laccu te fore”… (tratto da una filastrocca popolare). L’indomani il parroco, riunito il popolo, si recò sul luogo; arrivati lì un gruppo di volenterosi si misero a scavare e tra le macerie trovarono l’immagine della Madonna che vediamo oggi nella Grotta. L’avvenimento fece gridare al miracolo tutto il popolo di Carpignano. Questo è ciò che venne tramandato oralmente, mentre la cronaca raccontò gli avvenimenti con molta cautela in quanto la certezza del miracolo ancora non vi era. Fatto è che dai paesi vicini, appresa la notizia che “la Madonna ritrovata a Carpignano faceva miracoli”, giunsero in quell’ipogeo tanti fedeli per chiedere una grazia. Fu così che a breve ingenti somme di denaro si accumularono e il vescovo di Otranto, Pietro Antonio di Capua, nominò suo nipote Annibale di Capua (chierico) amministratore dei beni di Maria SS della Grotta. In pochi anni fu ultimato il rustico della chiesa e il 1579 fu ultimato il portale del braccio laterale del transetto, rivolto al paese, mentre nel 1585 il portale principale rivolto a nord-ovest. Contemporaneamente, fu consolidato l’ipogeo dell’Apparizione e il frantoio oleario ipogeo attiguo su cui furono poi costruiti i locali dell’annessa abbazia.
La chiesa è a croce latina, ha un rosone decorato e un elegante portale barocco del braccio del transetto rivolto al paese. Nel lato rivolto a nord-ovest, accanto alla bellissima facciata principale, vi è l’accesso al cortile interno sul quale si affacciano il portone del braccio del transetto, rivolto a nord-est, e il prospetto dell’abbazia, con un elegante loggiato del secondo ordine. Entrandovi troverete numerosi elementi di pregio, tra cui: le statue di San Francesco D’Assisi e di San Luigi, in cartapesta, poste in due absidi ai lati del portone d’ingresso; sui versanti della navata, varie tele raffiguranti  la vita della Madonna ad opera di Giuseppe De Donno; cinque stemmi posti sulle chiavi di volta del santuario. Nei bracci del transetto, quattro piccole absidi sono affrescate con le figure di Santa Caterina di Alessandria e delle Sante Apollonia e Irene da un lato, Santa Giustina, Sant’Orsola e compagne dall’altro. Di notevole importanza è la tela posta sul fondo del coro, dipinta nel 1601 da Ippolito Borghese, raffigurante la Madonna tra i Santi Francesco d’Assisi e Francesco di Paola e nella parte inferiore contenente un inserto con il Battesimo di Gesù nel Giordano, collegabile con l’originario culto del luogo a San Giovanni. Sotto il presbiterio c’è l’ipogeo della cripta dell’apparizione, cui si accede con due scale poste ai lati dello stesso.

Realizzato con l’importante collaborazione di OFFCULTURALI Carpignano

Foto : Antonio D’Ostuni , Emanuele Pataleo

Contatti

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  • Indirizzo
    VIALE VITTORIO EMANUELE 3 73020 CARPIGNANO SALENTINO LE
  • Telefono
  • Regione
    Puglia
  • Location
    CARPIGNANO SALENTINO

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