Maria SS. di Cacciapensieri

Descrizione

Descrizione
Quello di Cacciapensieri è un antico Santuario dove si venera, con fede viva, la taumaturga Madonna detta di Cacciapensieri.
La prima chiesa di S. Maria fu edificata dalla “dominatrix” Lucia di Cammarata prima del 1141 ». Poiché nel sec. XVIII la chiesa e il convento minacciavano rovina, dopo il 1759 fu iniziata la loro costruzione nella collina della Casazza. Dovettero essere completati verso la fine del secolo.La chiesa, ad una navata, è larga mt. 8, alta mt. 14,20 e lunga mt. 27.In essa si trovano opere interessanti come le statue della Madonna Bianca del Gaggini, di S. Francesco, S. Antonio, S. Pasquale del Bagnasco, della Madonna di Cacciapensieri e di – S. Giuseppe e i quadri di S. Francesco e S. Diego.
Uno degli ordini religiosi presenti nel territorio fino a qualche anno fa, era quello dei frati minori francescani. La chiesa con annesso il convento sono ubicati nel quartiere Santa Maria. La chiesa, dedicata alla MADONNA DI CACCIAPENSIERI, è stata elevata a Santuario dal Vescovo Luigi Bommarito. La struttura attuale fù ricostruita verso la metà del secolo XVIII, a seguito del pericolo di crollo della vecchia chiesa.
Vi si venera la miracolosa immagine della Madonna di Cacciapensieri. Nella volta sono raffigurati alcuni episodi prodigiosi legati alla devozione della Madonna. All’interno, sono da ammirare alcune statue di Rosario e Girolamo Bagnasco, una statua in marmo della Madonna della Neve attribuita ad Antonello Gagini, mentre nella sagrestia è collocato il fastigio della tomba degli Abatellis

LA STATUA DI MARIA SS. DI CACCIAPENSIERI

La Madonna di Cacciapensieri  è una statua antichissima, una statua miracolosa. È una statua fatta di gesso e stucco.
Anticamente però era dalla cintola in su, ma poi i frati la vollero intera ed è di m. 1,25 di statura.
La Vergine è po’ curva in avanti quasi per guardare e sorridere con chi l’avvicina; tiene il Bambino adagiato sul braccio sinistro, mentre colla destra ne tiene le manine.
Sta in piedi, ma col ginocchio destro un po’ piegato come se stesse per muoversi o dare spasso al suo celeste Pargoletto.
È vestita alla latina e da tutto il portamento, dal suo volto, dai suoi sguardi spira tale una grazia materna, celestiale, che vi rapisce il cuore ad amarla.
La statua, per la eccellenza e divinità dell’arte, fece dire a Caruso che quella faccia fosse stata fatta da mano angelica: “Artificem aliquem a coelo missum sculpisisse crediderim”.
In quanto alla sua origine è d’ignoto autore.
Secondo alcuni rimonta al 600; nascosta la I volta al tempo degl’iconoclasti (726-780) e poi ritrovata.
In quanto alla sua invenzione abbiamo due notizie una racconta che vicino Cammarata … l’anno 1141, scacciati
i Saraceni dal valoroso esercito di Ruggero , in una spezzata rupe, i soldati di Ruggero trovarono il simulacro della Madonna;
la pia e devotaLucia, Signora di questa terra, Le dedicò un tempio: “Prone Cameratam … anno 1141, faustis Ruggerii armis. Barbaris exspulsis, causa difracta rupe, Divae Mariae invento simulacro, Lucia oppidi huius Domina felicis, pia, devata templum erxit”. 
La seconda notizia riferisce, che: «Nella contea di Lemnos si osserva un punto in cui vi ha limitrofo l’exfeudo Capansero (da qui Cacciapensieri), pertinente aS. Biagio Platani , quello di Viviano di spettanza allora a Cammarata, e quello di S. Giovanni
appartenente a S. Angelo; desso è il luogo dove si rinvenne la miracolosa Statua.
Comunanza di diritti fu quella che pose in cuore a cadauno dei Comuni suddetti di possedere la rinvenuta immagine; delitti di sangue si preparavano, però prevalse la Prudenza e la ventura di ansiose si affidò all’imparziale bilancia della sorte.
(P. La Pilusa, p. 16).

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