Maria SS. di Valleradice

Descrizione

Descrizione
In una zona ricca di reperti paleolitici, Fu costruita prima del 1429, una chiesa dedicata alla Madonna scavata parzialmente nella roccia, per volontà di alcuni cittadini di Sora che la edificarono in onore alla Vergine apparsa in una delle grotte a ridosso del Santuario.
Il Santuario fu concesso ai canonici e al capitolo della città di Sora.
Il miracolo più ricordato è quello della guarigione del cardinale Cesare Baronio che all’età di due anni fu salvato miracolosamente da una grave malattia. La madre, assai devota alla Madonna di Valleradice, lo portò in culla al Santuario ai piedi della Madonna e dopo tre giorni continui di preghiera guarì.
La chiesa, dopo le vicissitudini belliche, fu restaurata e dichiarata Santuario dal vescovo Biagio Musto nel 1953. Nel 1960 fu completamente ricostruita.
Oggetto del culto e devozione popolare è l’originario affresco del ‘400 andato distrutto dal bombardamento durante la seconda guerra mondiale.
A sostituirlo una recente statua della Madonna, posta dentro una nicchia scavata nella roccia.
Valleradice fu sempre considerato un Santuario, luogo sacro che si distingue soprattutto per la fede mai venuta meno alla Vergine.
Una tradizione antichissima fece sempre di Valleradice come un asilo e un rifugio dei primi cristiani di Sora, in quanto era un luogo non solo adatto alla penitenza a alla preghiera, ma adattissimo per molte grotte e boschi a trovare maggiore sicurezza nella persecuzione.
San Giuliano e Santa Restituta predicarono il Vangelo ai Sorani e affrontarono il martirio. È vero che la tradizione non può essere accettata come storia, ma è certo che quella devozione crebbe e si diffuse fino a che l’autorità religiosa di Sora non riconobbe il culto tributato alla Madonna di Valleradice non solo dalla popolazione della campagna ma da tutta la città di Sora.

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