Nostra Signora della Pace

Descrizione

Descrizione

Il santuario della Madonna della Pace è un edificio religioso sito sulla strada provinciale 334 ad Albisola Superiore, in provincia di Savona. Il complesso insiste su una posizione di fondovalle tra colline boschive e terrazzamenti coltivati a orto.

Il 18 ottobre del 1482 si svolse sul luogo dove oggi sorge il santuario una violenta lite – dove si arrivò ben presto all’uso delle armi – tra gli abitanti delle due comunità di Albisola e Stella. Il motivo del contenzioso fu legato per lo più ai confini territoriali e del pascolo e, come descrivono numerosi documenti dell’epoca, cercarono di sedare l’imminente rivolta le più alte cariche politiche e religiose dell’epoca. I tentativi di pacificazione, avviati dai due podestà di Savona e Varazze (su ordine del Senato della Repubblica di Genova), e dal vescovo di Savona, furono totalmente inutili tanto che le due comunità arrivarono alla scontro armato diretto.
Secondo la tradizione orale – tramandata ancora oggi – apparve sul campo di battaglia, d’improvviso e all’orizzonte, una nube luminosa e nel mentre si udì per tre volte – da una “voce dolcissima” come racconta la leggenda paesana – la parola “Pace”. Le due comunità che videro nel fatto un “intervento miracoloso” della Vergine Maria cessarono la battaglia e le ostilità, giurando e mantenendo nel tempo la pace tra i borghi vicini.

Sul luogo del presunto evento miracoloso fu edificata in seguito una piccola cappella – corrispondente all’odierna cripta del santuario – e nel 1578 fu edificato l’attuale edificio per il continuo afflusso di devoti intitolandolo proprio alla Madonna della Pace. Il santuario verrà consacrato dal vescovo della diocesi di Noli il 22 ottobre del 1716.
Il santuario[modifica | modifica wikitesto]
Poco dopo la sua edificazione la gestione fu affidata al clero secolare prima e in seguito ai Conventuali Riformati (congregazione riformata dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali); dal 1628 al 1805 fu proprietà dell’Ordine di Sant’Agostino. A partire da tale data, con la dominazione napoleonica del Primo Impero francese in Liguria, la chiesa divenne proprietà del comune di Albisola che nel 1820 affidò l’edificio religioso agli Osservanti Riformati di San Francesco d’Assisi.
Tra il 1884 e il 1907 contrasti tra l’ordine religioso francescano e l’ente comunale porteranno i primi a lasciare il santuario con l’affidamento della struttura ai Redentoristi fino al 1914; da tale data il santuario viene abbandonato pure da questi ultimi divenendo così luogo di rifugio dei profughi della prima guerra mondiale e dalle terre irredente.
Al termine del primo conflitto bellico, nel 1919, la proprietà passò ai Padri Dehoniani che stabilirono al santuario la sede del locale convento e del loro noviziato per aspiranti religiosi e missionari.

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