S. Cuore di Gesù (Santuario Parrocchia)

Descrizione

Descrizione

Il Tempio del Sacro Cuore

L’Istituto salesiano divenne realtà in breve tempo: fu inaugurato il 30 maggio 1899 e due anni dopo, il 14 maggio 1901 si diede inizio alla chiesa dedicata al S. Cuore di Gesù, unita all’Istituto.
“L’Istituto Salesiano e il Tempio del Sacro Cuore – affermò in quell’occasione il Card. Svampa – realizzano nel mio pensiero un segnale di nuova alleanza fra il cielo e la terra nella diocesi bolognese”.
Un’alleanza che ebbe nei Salesiani dei realizzatori laboriosi.
L’Istituto salesiano costituì, infatti, per molti anni un punto di riferimento per tutta una serie di attività con una duplice finalità: religiosa e sociale; l’Oratorio, la Chiesa, il Tempio da un lato e dall’altro le scuole professionali artigiane per legatori, sarti, calzolai, falegnami e poi per compositori, impressori, meccanici; si aggiunsero anche le scuole elementari e ginnasiali.

Cronistoria del Santuario

Il sacro edificio è opera pregiata di Edoardo Collamarini (1864-1928), artista di grande cultura e di squisita sensibilità. Con il Santuario cresceva anche l’Istituto Salesiano di via Jacopo della Quercia.
Il santuario fu definito il più bel tempio eretto in Italia al Sacro Cuore e certamente uno dei più monumentali tra i sacri edifici costruiti in quell’epoca.
1 giugno 1901
Il Papa Leone XIII invia la sua benedizione e un’offerta.
14 giugno 1901
Il Card. Domenico Svampa benedice e depone la prima pietra.
10 agosto 1907
Il Cardinale Svampa muore ed è sepolto nella cripta del tempio.
15 ottobre 1912
L’arcivescovo Giacomo della Chiesa, poi Cardinale e Papa Benedetto XV, consacra e inaugura il maestoso tempio. Anche da Papa ha voluto poi mantenere il titolo di “Parroco ad honorem del Sacro Cuore” di Bologna.
3 settembre 1914
Viene eletto Papa e si chiamerà Benedetto XV (1914-1922).
La 1° guerra mondiale (1914-1918)
E’ una guerra totale, nel 1918 è finalmente proclamata la fine dell’inutile strage.
21 novembre 1929
Crolla la cupola nel santuario e si sfascia quasi tutto il tempio.
10 maggio 1930
La chiesa viene affidata ai Salesiani; ne prende possesso il Salesiano D. Antonio Gavinelli  che succede così al diocesano D. Riccardo Zucchi morto il 19 aprile 1929. Don Gavinelli inizia subito i lavori di ricostruzione.
19 maggio 1935
Si riapre il tempio al culto celebrandosi in Bologna la festa della Canonizzazione di S. Giovanni  Bosco. Nel 1938 viene collocata la statua del Sacro Cuore dello scultore di Ortisei Antonio Messner.
La 2° guerra mondiale
I soldati tornano a casa e anche i Salesiani, lasciata la divisa tornano alle loro opere.
Altezze del Santuario
Dal piano stradale:
alla cima della croce m. 67,50; al vertice del grande catino m. 55,50; alla seconda ringhiera m. 38,80; alla prima ringhiera m. 29.
Il 19 giugno 1955 il Card. Lercaro benedice l’organo rinnovato.
Il 21 novembre 1929 nelle prime ore pomeridiane nel rione Bolognina si udì un improvviso boato mentre polverone biancastro e soffocante si alzò sul Santuario del Sacro Cuore e sulle case circostanti. La cupola del Santuario era crollata trascinando nella sua rovina il tetto della Chiesa, le parti superiori dei muri laterali e facendo sprofondare il pavimento.
Dell’insigne opera del Collamarini non rimanevano che tronconi di mura.
La visione del Santuario in rovina era penosa ed il cardinale Nasalli Rocca, nel febbraio del 1930 nell’annuale riunione dei cooperatori salesiani ebbe a dire: “Bisogna ricostruirlo dove era e come era”.

La costruzione del nuovo tempio di S. Giovanni Bosco

La storia della grandiosa opera può ricostruirsi attraverso gli appelli e i resoconti pubblicati dallo stesso Don Gavinelli nel periodico Il Santuario del Sacro Cuore. La prima notizia sull’erigendo tempio risale al gennaio del 1958, ma già in precedenza il Rettore Maggiore dei Salesiani aveva dato il suo benestare a condizione che accanto alla nuova chiesa sorgessero scuole, laboratori e ariosi cortili, ossia le infrastrutture indispensabili per la creazione di un centro propulsore di vita salesiana. Per iniziativa di D. Gavinelli, al fine di dare impulso e coordinazione alle offerte destinate all’ingente impresa, il primo ottobre 1959 veniva istituita l’Opera S. Giovanni Bosco educatore. All’inizio del 1960 poteva così essere acquistato un primo appezzamento di terreno a cui si aggiunsero, in seguito, altri lotti per una superficie totale di mq.65.000. Alla fine del 1961, a causa dell’intenzione del Comune di Bologna di vincolare una porzione di circa mq. 10.000 dell’area già acquistata per riservarla a piazza o giardino, i Salesiani iniziarono nuove trattative onde entrare in possesso di tutto l’isolato previsto dal piano regolatore. Oggi attorno a questo insigne monumento di religiosità popolare e di carità si estende una parrocchia operosa in via di continuo incremento con una popolazione di circa 12.000 anime, in massima parte operai e impiegati. E’ una parrocchia giovane nel pieno senso della parola: non solo perché recente, ma soprattutto perché contraddistinta da un livello medio di età assai basso. Il connubio fra essa e i Salesiani non poteva quindi risultare migliore perché proprio verso i giovani sono rivolte le assidue cure dei seguaci di D. Bosco in ossequio agli alti principi dell’apostolato del loro fondatore.

Fonte: https://www.sacrocuore-bologna.it/it/storia.php

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