S. Maria della Purità del Belvedere

Descrizione

Descrizione

Il santuario di Maria SS.ma del Belvedere, o della Purità, sorge a 3 km dal centro abitato di Oppido, in località Castiglione, su una collina circondata da una curata pineta. Una vegetazione che un tempo doveva essere preponderante rispetto ai campi di grano oggi offerti in abbondanza dallo spettacolare panorama. Il santuario della Madonna del Belvedere, o della Purità, sorge a 3 km dal centro abitato di Oppido, in località Castiglione, su una collina circondata da una curata pineta. Una vegetazione che un tempo doveva essere preponderante rispetto ai campi di grano oggi offerti in abbondanza dallo spettacolare panorama. Molto probabilmente la chiesa appartenne un tempo al monastero benedettino di S. Angelo del Bosco di Avigliano.

All’interno dell’edificio religioso, si trova una statua lignea della Vergine policroma del XIV secolo, raffigurante la Madonna in trono, che con il braccio sinistro regge il Bambino e con il destro stringe un pomo andato perduto. Il piccolo Gesù benedice con la mano destra, mentre con la mancina impugna uno scettro. La statua presenta tratti sia romanici (la composizione in generale) sia gotici (l’inclinazione del busto della Vergine, la diagonalità e la sobrietà delle pieghe delle vesti). La leggenda vuole che la statua della Madonna si sia posata su una quercia del monte Belvedere e lì scoperta di un contadino che raccoglieva legna. La Vergine avrebbe detto al contadino di voler essere venerata su quel monte. Diventata la notizia di pubblico dominio, gli oppidesi decisero di erigere un tempio alla Madre santa, ma in un altro luogo più vicino al paese. Qui fu trasferita la statua, che il mattino dopo fu però ritrovata nuovamente sull’asperità a 3 km dal paese. Questo accadde per ben tre volte (cifra fra l’altro non casuale nella numerologia sacra), finché gli abitanti del centro bradanico capirono che la Madonna voleva essere venerata proprio sul monte Belvedere, dove finalmente decisero di costruire il santuario.

La fabbrica originaria della Chiesa dovrebbe risalire ai secoli XIII-XIV: ne resta oggi è la parte terminale dell’attuale struttura, il vano ricoperto dalla volta a crociera. Ristrutturata nel XVI, la chiesa presentava un tempo le pareti interamente ricoperte di ex-voto, oggi conservati nella sacrestia annessa al santuario. Si tratta di lamine riproducenti parti anatomiche, fotografie, collage.

(Testo tratto da: http://www.comune.oppidolucano.pz.it)

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