Santa Maria La Strada (Santuario Parrocchia)

Descrizione

Descrizione

Risalente al 1081, in pieno periodo normanno, la leggenda vuole che proprio in questo luogo il conte normanno Ruggero I di Sicilia, insieme al fratello Roberto il Guiscardo, mentre faceva ritorno in Calabria dopo aver espugnato Taormina ed Aci subì un’imboscata dei Saraceni. Grazie all’aiuto della Vergine riuscì a sconfiggere gli Arabi e a proseguire il suo viaggio e come segno di ringraziamento fece edificare il Santuario dedicandolo alla Vergine Odigitria, “colei che indica la strada”. Proprio di fronte ad esso si trova il pozzo di Ruggero che il conte scavò in previsione dell’insediamento del piccolo villaggio.

Grazie a Nicolò Maria Caracciolo, vescovo di Catania e Conte di Mascali, dal XVI secolo la zona cominciò a popolarsi di contadini e ricchi acesi che nelle vicinanze avevano vasti possedimenti agricoli. Il piccolo santuario divenne, dunque, luogo per l’ascolto della parola di Dio e la celebrazione dei sacramenti. Nel corso dei secoli il suo prospetto è stato profondamente alterato tanto che dell’architettura medievale non resta quasi più traccia. Lo stato attuale presenta una chiara struttura neoclassica con elementi barocchi. Al suo interno è possibile ammirare il dipinto cinquecentesco di Maria SS. della Strada con Bambino con il piccolo san Giovanni Battista, di autore ignoto, l’opera Madonna con Bambino e Santi Alfio, Cirino e Filadelfo del grande artista acese Pietro Paolo Vasta, il pregevole organo del 1783, le ricche decorazioni di marmo e gli arredi. La chiesa divenne parrocchia nel 1922.

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