San Serafino da Montegranaro

Descrizione

Descrizione

Il santuario di S. Serafino da Montegranaro ha origine da un monastero farfense (di cui restano il campanile e il chiostro) passato poi nel Quattrocento ai Frati Minori Osservanti e infine, nel 1569, ai Cappuccini, ordine religioso del santo che vi si venera. San Serafino (1540-1604), nato a Montegranaro, condusse vita esemplare fondata su umiltà, pazienza e povertà prima nel convento di Tolentino e poi, dal 1590, in quello di Ascoli, dove morì. E’ compatrono della città e protettore dell’unità delle famiglie.

Quando nel 1767 San Serafino fu dichiarato santo a Roma San Pietro, dalla gente di Montegranaro fu raccolta una somma di denaro piuttosto rilevante ed il Comitato dei festeggiamenti decise che era inutile spendere soldi per fuochi artificiali, spari di tonanti, ecc. e che il nuovo Santo sarebbe stato più onorato con l’edificazione di un grande santuario a lui dedicato. La prima pietra della chiesa di San Serafino fu posta il 17 settembre del 1774 e fu consacrata ed aperta ai fedeli il 20 di maggio 1777, festa di “Maria Sanctissima Mater Domini”. La chiesa di allora non aveva l’attuale porticato, aveva un portone più grande ed il finestrone anteriore era rotondo.

La chiesa attuale è stata interamente ricostruita nel 1771 dai frati Cappuccini, la chiesa a navata unica con cappelline laterali, è decorata con affreschi rappresentanti la vita di San Serafino, realizzati da Paolo Augusto Mussini. Degna di nota è l’urna con le spoglie di San Serafino da Montegranaro, posizionata sotto l’altare maggiore.

Vita in Breve “San Serafino da Montegranaro”

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