Beata Vergine del Dosso

Descrizione

Descrizione
Il Santuario sorge su un dosso artificiale che fu innalzato con dei riporti di terra. L’obiettivo era di proteggere il nuovo edificio dalle piene del fiume Chiese dato che, prima della costruzione degli argini, le inondazioni arrivavano fino in via Valle Maria. 
STORIA
In epoca remota, in prossimità della curva a gomito, dove oggi sale la scalinata, sorgeva una fornace nella quale da tempo si verificavano problemi nella cottura dei mattoni. Gli operai decisero di raccomandarsi alla venerata immagine della Madonna custodita nella “santella” vicina; dopo le fervide preghiere dei casalmoresi la fornace sfornò “suonanti quadrelli”!
Con l’evento prodigioso il dipinto della “santella” fu oggetto di venerazione da un numero crescente di persone tanto da doverlo trasportare nella Parrocchiale ma l’effigie tornò per ben tre volte nelle immediate vicinanze della “santella”, posandosi su un pioppo. Il miracolo spinse gli abitanti di Casalmoro ad erigere il sacro tempio alla sommità di una collinetta artificiale. Il documento più antico in cui si fa menzione del Santuario risale al 1556, promotori i frati Cappuccini, ed è del 1780 (come attesta un’iscrizione in sagrestia) la posa della prima pietra per l’intervento di riedificazione del santuario.
(Fonte Parrocchia di Casalmoro)

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