Descrizione
La Basilica Santuario di Maria Ausiliatrice si trova nella città di Torino.
Inaugurato il 9 giugno 1868, il santuario fu voluto da san Giovanni Bosco. Fu progettato dall’ingegnere Antonio Spezia. La chiesa venne dedicata a Maria, invocata da Don Bosco come Ausiliatrice. Il 28 giugno 1911 fu elevata alla dignità di basilica minore. Fu poi ingrandita tra il 1934 e il 1942 in concomitanza con la canonizzazione di Don Bosco, le cui spoglie sono oggi ospitate in una cappella completata nel 1938.
Sorge nel quartiere di Valdocco e, intorno a questo santuario, proliferano le attività gestite dai salesiani prettamente dedicate ai giovani, quali scuole e oratori.
Don Bosco aveva iniziato a Valdocco le sue attività a favore dei ragazzi fin dal 1846 nella Tettoia Pinardi; negli anni le attività si moltiplicarono e Valdocco divenne il centro propulsore della nascente congregazione dei Salesiani.
Volendo affidare alla protezione di Maria tutti i suoi ragazzi e le sue attività, il futuro santo pensò di far costruire un santuario dedicato a lei, affidandone i lavori all’architetto Antonio Spezia, che ne diresse la costruzione dal 1865 sino al termine dei lavori. La prima pietra del santuario venne posta il 27 aprile 1865 alla presenza del principe Amedeo di Savoia, duca d’Aosta, figlio secondogenito del re Vittorio Emanuele II; il 23 settembre 1866 venne terminata la grande cupola di 19 metri di diametro e nel 1867 la chiesa poté dirsi finita con il posizionamento della grande statua della Madonna al termine della cupola stessa. La consacrazione ebbe luogo il 9 giugno 1868.
Nei cortili del santuario sono presenti ancora le stanze originali del primo oratorio e la cappella Pinardi, costruita in luogo di una tettoia-baracca che venne utilizzata a partire dalla primavera del 1846. Il nome ricorda Francesco Pinardi, il quale prima affittò e in seguito vendette a don Bosco un piccolo terreno e poi la propria casa; importanti sono stati anche gli ingrandimenti e le decorazioni esterne, compreso l’Oratorio, a opera dell’architetto don Giulio Valotti, operate dal 1935 al 1952.