Descrizione
Santuario della Madonna del Pilone (Sec. XIV)
Il Santuario della Beata Vergine del Pilone si trova lungo la strada asfaltata che dall’abitato di Polonghera dirige nelle campagne a sud, oltre il torrente Varaita. L’edificio, libero su tutti i lati, sorge con orientamento est-ovest preceduto da un sagrato semicircolare lastricato in sampietrini e delimitato da una fila di gelsi. La chiesa è sorta a inizio Settecento intorno al pilone con l’effigie mariana ancora conservato sull’altare maggiore. L’esterno è caratterizzato dal tiburio e da un alto e snello campanile. La facciata in muratura intonacata e tinteggiata è a ordini sovrapposti e conclusa da un timpano triangolare. L’interno in muratura intonacata ha pianta ottagonale con due cappelle laterali e presbiterio quadrato con deambulatorio, l’aula liturgica è coperta dalla cupola affrescata su tamburo ottagonale. Vi sono conservati preziosi arredi marmorei e una collezione di ex voto. Il Santuario è aperto tutti i giorni, viene celebrato il Rosario tutte le domeniche e le messe nel mese di maggio. Il monitoraggio e i lavori di manutenzione ordinaria, a cura dell’Associazione Amici del Santuario, determinano il buono stato di conservazione.
La Storia
Un pilone votivo con affrescata l’effigie della Beata Vergine, luogo di adunanza delle preghiere di contadini e viandanti, è documentato dall’inizio del XV secolo, sul sentiero fuori Polonghera oltre il torrente Varaita.
A inizio Seicento la parte inferiore del pilone risulta danneggiata dall’umidità, il Comune decide di restaurarlo e costruirgli intorno una cappella per proteggerlo. Nel 1664 la cappella viene descritta nella visita pastorale di Mons. Michele Beyamo Arcivescovo di Torino. Sono documentati gli affreschi di San Rocco e Gesù Crocifisso sui lati del pilone e di San Severiano, patrono di Polonghera, nella parte posteriore.
Nel 1713 una malattia epidemica del bestiame decima i capi bovini; gli abitanti di Polonghera fanno voto alla Madonna del pilone di erigere un Santuario se i loro capi fossero rimasti immuni. L’epidemia colpisce gli animali dei polongheresi in minima parte, così il 7 settembre 1714 il Consiglio Comunale decide di dar corpo al voto espresso e partecipare alle spese di costruzione insieme alle elemosine dei capifamiglia. Il progetto del nuovo Santuario viene redatto da un architetto torinese il cui nome non è citato nelle fonti documentarie. La costruzione risulta terminata nel 1717.
Nel 1741 vengono eseguiti degli aggiustamenti strutturali alla cupola pericolante. Dal 1745 si inizia a tenere il libro degli Ordinati relativi all’amministrazione del Santuario, nel 1750 risultano ultimati i due altari laterali.
Nel 1758 viene innalzato il campanile. Nel 1794 viene interamente ricostruito l’altare maggiore con una spesa complessiva di 1334 lire.
La decorazione interna, consistente nei fregi architettonici e nei gruppi figurati di cupola e cupolino, viene eseguita dal 1863 al 1864 dal pittore Vittorio Fagnani di Torino.
Nel 1899 a spese del Sig. Domenico Marengo, farmacista, vengono installati un nuovo organo, a sostituzione di quello più antico inservibile, e una nuova pavimentazione in tutto l’edificio.
Tra 1934 e 1939 viene ingrandita la cantoria in controfacciata, vengono rimosse le cancellate che chiudevano gli altari laterali e sostituite da balaustre in legno e vengono rifatti l’altare di Sant’Anna, il pulpito e le vetrate.
Lavori di restauro e ritinteggiatura della facciata. Rimozione del pulpito dall’aula liturgica.
Lavori di restauro e manutenzione straordinaria della copertura del tetto e del campanile.
Lavori di restauro dell’apparato pittorico di tamburo, cupola e lanterna.
Fonte: http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=58811&Santuario_della_Beata_Vergine_del_Pilone
Contatti
- IndirizzoVia Santuario n. 23, 12030 POLONGHERA CN
- RegionePiemonte
- LocationPOLONGHERA