Beata Vergine Maria di Caravaggio

Descrizione

Descrizione

La sua storia

Il santuario sorge all’inizio del paese, sulla sinistra della strada, un poco più in alto rispetto ad essa. Promotore della costruzione di questa chiesa fu don Antonio Bertoletti da Caprino. Nel 1699, infatti, il vescovo Ruzini, durante la sua visita, denunciava le pessime condizioni dell’oratorio di San Marco, che prima sorgeva al posto del santuario. L’oratorio venne ricostruito e, il 26 maggio del 1700, fu dedicato all’apparizione della Beata Vergine di Caravaggio.
Nel 1701 si pensò ad un nuovo ingrandimento, che fu accordato purchè la nuova chiesa fosse comunque dedicata alla Madonna di Caravaggio e a San Marco Evangelista. La chiesa fu pronta, insieme al campanile, nel 1714, come ricorda l’iscrizione sull’arco del presbiterio. L’antico oratorio fu incorporato dalla nuova chiesa, all’interno della quale resta comunque visibile a destra dell’altare.
Nel 1887 furono aggiunte le due navate e il portichetto esterno. Queste opere sono ricordate insieme ai restauri del 1932, come riportato dall’iscrizione sull’arcata  di fondo della chiesa:
Ingrandito ai lati nel 1887
poi nell’anno 1932
quinto centenario dell’apparizione
fu decorato. 
Le ultime opere di restauro della chiesa, della sagrestia e del campanile furono fatte eseguire nel 1966 da mons. Lorenzo Dossi.

Le opere

  •  Madonna di Caravaggio appare alla Beata Giannetta
Si tratta di un gruppo scultoreo realizzato nel 1963 da Ferdinando Parathoner. A sinistra troviamo la Vergine che appare alla Beata Giannetta, rappresentata nella statua di destra. Questo gruppo scultoreo sostituì quello settecentesco composto da statue vestite. La vergine era vestita con un antico abito da sposa settecentesco riadattato alla statua per il periodo feriale. Il giorno della sua festa indossava un abito di raso con ricami in oro e sete policrome. Gli antichi abiti della statua vennero riadattati a paramenti ancora oggi conservati nella sacrestia.
  •  Altare maggiore
L’altare di rito tridentino è costituito da una struttura settecentesca in legno, riccamente decorata con fregi realizzati ad intaglio e dorati con foglia d’oro. Al centro troviamo il tabernacolo dal quale vennero rubati quattro angioletti durante il secolo scorso. I colori presenti sono quelli legati all’immagine di Maria: rosso, simbolo della sua umanità, e blu, simbolo invece della sua divinità.
  •  Madonna di Caravaggio con la Beata Giannetta, San Marco evangelista e angeli.
Questo dipinto è la pala dell’antico oratorio, la quale venne messa in sostituzione di quella più antica, che conteneva solo l’immagine di San Marco. La tela, inserita in una grata con vetri soffiati, rappresenta il miracolo dell’apparizione della B. V. M. del Fonte alla Beata Giannetta. La raffigurazione del miracolo è posta in basso a sinistra; tra le due immagini si può notare il falcetto riposto dalla beata per ricevere la benedizione di Maria. Nella parte destra troviamo l’immagine di San Marco patrono di Venezia, città capitale della Repubblica che conquistò anche il territorio della Valle Brembana. Tra le mani del santo troviamo gli oggetti della scrittura e il libro del Vangelo; ai suoi piedi, un leone accucciato simbolo proprio del santo. Sullo sfondo è rappresentato il santuario costruito sul luogo del miracolo nel paese di Caravaggio. Nella parte alta troviamo tre angeli che osservano la scena del miracolo. L’opera venne realizzata dal pittore Cesare Cesareni sul finire del XVII secolo.

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