Madonna dei Laghi

Descrizione

Descrizione

Il Santuario della Madonna dei Laghi sorge poco lontano dal centro storico di Avigliana, sul Lago Grande, e fu costruito tra il 1622 e il 1642 sul luogo dove si trovava un pilone votivo raffigurante l’immagine di una Madonna del latte, già meta di pellegrinaggi dalla fine del Trecento, la cui origine è legata dalla tradizione ad un voto espresso da Bona di Borbone in occasione della nascita del figlio Amedeo (futuro Amedeo VII di Savoia) nel 1360.

L’edificio fu progettato dall’architetto ducale Nicola Ramelli e i lavori iniziarono sotto la supervisione del capomastro luganese Bartolomeo de Jacobis. L’onere della fabbrica fu sostenuto dai duchi di Savoia; inizialmente da Carlo Emanuele I e dalla moglie Caterina d’Asburgo e successivamente da Vittorio Amedeo I e dalla consorte Madama Reale Cristina di Francia. Al contempo il santuario fu oggetto anche delle attenzioni del cardinale Maurizio di Savoia, che decise di abbellire l’aula di preghiera donando una serie di dipinti di alcuni degli artisti più importanti dell’Italia del primo Seicento. Il complesso fu affidato dal 1622 al 1800 ai Padri Cappuccini e attualmente ospita i Salesiani, insediativisi nel 1892.

L’interno è dominato dal polittico di primo Cinquecento dell’altare maggiore, raffigurante l’Annunciazione tra i Santi Rocco e Sebastiano, opera di Defendente Ferrari e allievi, donata nel 1615 da Carlo Emanuele I. Sempre all’interno si segnalano il San Maurizio riceve la palma del martirio di Guido Reni, una copia della Madonna dei Pellegrini del Caravaggio, il San Michele Arcangelo del cremonese Antonio Maria Viani, il San Francesco in adorazione del Crocifisso attribuito al saluzzese Carlo Vacca, la Visione di San Felice da Cantalice di scuola del Beaumont, due tele di Charles Dauphin dedicate ad episodi delle vite di San Francesco d’Assisi e di Antonio da Padova, una copia della Vergine con il Bambino tra i Santi Francesco, Antonio e Stefano di Giovanni Battista Crespi, detto il Cerano, una tela di primo Seicento raffigurante Gesù avvolto nella Sindone e la grande decorazione della cupola con l’Incoronazione della Vergine dipinta su cartone nel 1752 da Bernardino Galliari, pittore e scenografo del Teatro Regio di Torino.

Da notare inoltre la Deposizione dalla Croce con l’avvolgimento del corpo di Gesù nella Sindone, opera di autore anonimo, probabilmente anch’esso donato da Carlo Emanuele I che guardava con particolare predilezione il santuario di Avigliana. Questo quadro fu esposto a Palazzo Madama di Torino nel 1931 in occasione dell’ostensione atta a celebrare le nozze tra Umberto II di Savoia e la principessa Maria Josè.

Il santuario possiede anche un ex voto datato 1628 della Compagnia del SS. Sudario.

Tra gli arredi scolpiti, invece, spiccano il raffinato tabernacolo dell’altare maggiore in ebano, tartaruga e ottone del 1666, gli altari laterali eseguiti tra il 1713 e il 1715 da Francesco Crotti di Torino e il monumento funebre di Ludovico Provana, opera in marmi pregiati eseguita da Giuseppe Maria e Giovanni Domenico Carlo nel 1666.

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