Del borgo abitato di Cantogno, attraversato dall’omonimo torrente, si hanno notizie storiche fin dal XIII secolo quando venne costruito il castello, in precedenza la zona era chiamata Fontanile. Con la struttura fortificata venne costruita anche una piccola chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo.
All’inizio del 1400 la chiesa dei santi Pietro e Paolo venne eretta a parrocchia, ed è proprio verso la fine di questo secolo, il periodo a cui viene fatto risalire il dipinto della pietà, detto della Madonna del Buon Rimedio, che è ancora oggi meta di molti devoti che si recano a Cantogno a chiedere grazie.
La parrocchia venne poi soppressa nel 1550 per una serie di controversie ecclesiastiche e, non avendo più a disposizione un officinale stabile, il santuario venne trascurato.
Le vicende del XVII secolo non aiutarono certo la chiesa a riprendere vigore, la pestilenza del 1630-31 e la conseguente carestia portarono i villafranchesi all’estrema miseria, il resto lo fecero le truppe francesi del maresciallo Catinat che nel 1690, con la battaglia della vicina Staffarla, sconfissero le truppe sabaude e misero in ginocchio l’intera zona; per mano dei militari anche la chiesa di Cantogno venne profanata.
Bisogna attendere il settecento per vedere il santuario risollevarsi, in quel secolo infatti la popolazione ripresasi dai difficili eventi storici operò diversi restauri alla chiesa e al campanile. La devozione alla Madonna del Buon Rimedio non era mai venuta meno, neanche nei tempi più difficili, ma nel Settecento riprese nuovo vigore.
Dal registro della contabilità del santuario, che parte dal 1776, si rileva poi che nell’anno 1783 avvenne la costruzione di una scuola e il maestro era lo stesso cappellano del santuario. La crescente frequentazione situò la struttura religiosa al centro della comunità locale che non esitava a rivolgersi con venerazione alla Madonna del Buon Rimedio per ogni minaccia che si presentava.
Ottocento e Novecento vedono ancora frequenti lavori e restauri alla chiesa e al campanile e il santuario è ormai un punto di riferimento anche per i paesi del territorio circostante Villafranca.
La venerazione alla Madonna di Cantogno aumenta ancora con l’avvento della Grande Guerra per poi proseguire nel periodo della Seconda guerra mondiale che vede il santuario partecipe delle vicende della guerra di Liberazione. L’allora rettore don Bartolomeo Stobbia, durante i venti mesi della Resistenza, accolse e curò alcuni partigiani feriti.
Fonte: https://www.piemontesacro.it/santuari_torino/santuario_madonna_del_buon_rimedio_cantogno_villafranca_piemonte.htm