Descrizione
L’EFFIGE DELLA MADONNA DEL CERRO
Nella zona di Sassoferrato, vicino al paesino di Rotondo, vi è una effigie miracolosa della Madonna meta di pellegrini, ubicata nel Santuario della Madonna del Cerro, luogo nel quale alla fine del 1500 apparve la Madonna su una quercia (cerro), al posto del quale fu edificato questo santuario, poi andato in rovina e poi riedificato da un ciabattino poverissimo, Angelo Bessi, a cui la Madonna del Cerro aveva fatto la grazia alla moglie del latte per allattare, di cui era priva, e che ebbe così abbondante da poter allevare non solo il suo, ma anche un altro bambino.
Angelo Bessi, nativo di Pantana di Pergola per ringraziare la Madonna decise di restaurare la chiesa di cui rimaneva solo il muro dove c’era il dipinto della Madonna. I pellegrini iniziarono ad accorrere, e, con le offerte, da una piccola cappella si iniziò a costruire il Santuario.
Il Bessi morì nel 1872 e le sue ossa furono rinvenute nel 1956 e posti in un sarcofago appena si entra nel Santuario.
La Madonna è ritratta con una corona di rose e due piccole ghirlande laterali portate dagli angeli (segno delle tre corone del SS. Rosario), con lo scettro nella mano destra. Ai suoi piedi sono una mamma in preghiera ed un bambino che si aggrappa alle vesti della Madonna per sottrarsi al demonio che cerca di portarlo via. Esso racconta il seguente fatto miracoloso: una madre imprecò contro il suo bambino “Che ti porti via il demonio!”, e subito comparve il demonio per impossessarsi del bambino. La mamma, disperata, ricorse alla Madonna del Soccorso, ed Ella, apparendo, allontanò il demonio e ridiede il bambino alla mamma.
Dinanzi a questa immagine miracolosa passano da sempre infiniti pellegrini per chiedere la sua mediazione di grazie e la Madonna ha ottenuto e ottiene sempre miracoli e grazie ai suoi figli devoti.
IL SANTUARIO
Il Santuario attuale, nella sua mole bella e devota, si eleva dove anticamente (cioè sino all’anno 1540) era la Chiesa di Rotondo. Trasferite in quell’anno le funzioni parrocchiali nella Chiesa che esisteva dentro le mura di Rotondo, quella del Cerro (chiamata così dal vocabolo del terreno su cui sorgeva) cadde con il tempo in completo abbandono sino al 1835, quando di essa si prese cura un certo Angelo Bessi, nativo di Pantana di Pergola.
Il Bessi, di professione ciabattino, poverissimo, analfabeta e storpio, pensò di restaurare la Chiesa del Cerro per ringraziare la Madonna, dipinta nel sec. XVI sull’unico muro ancora esistente del vecchio edificio sacro tutto crollato. Per andare a Piagge di Monterosso, paese della moglie Santa, il Bessi passava davanti alla diruta Chiesa del Cerro e si fermava dinanzi all’immagine della Madonna. Con fervorosa insistenza chiedeva alla Vergine la grazia del latte per la moglie che, sgravatasi di recente, ne era priva. La grazia venne, e tanto abbondante fu il latte, che la giovane sposa del Bessi potè allattare; oltre il suo, anche un altro bambino. La notizia della grazia ottenuta si diffuse tra tutte le popolazioni della zona, che cominciarono ad accorrere al Cerro per pregare la Madonna. Crescendo di numero i pii pellegrini, aumentarono anche le loro offerte e con esse il Bessi potè costruire una Cappella in onore della Madonna. Dopo sette anni, quasi miracolosamente per le molte difficoltà incontrate, riuscì ad edificare una Chiesa vera e propria. Anche questa Chiesa fu subito insufficiente ad accogliere i numerosi pellegrini, e il Bessi, due anni dopo, con le offerte accumulate (specialmente con il rilevante contributo di una pia signora gravemente ammalata e guarita miracolosamente dalla Madonna del Cerro) potè ampliare la primitiva Chiesa e costruì il Santuario, il quale, poi, completato in ogni sua parte, fu consacrato e aperto al culto nel 1851.
Dal 1914 in poi il Santuario è stato completamente trasformato, ampliato e abbellito. Anche le adiacenze del Santuario hanno subito una completa trasformazione. Perchè il Santuario sia completo, sono necessari ancora molti e importanti lavori. Il Bessi passò il resto della sua vita vicino al Santuario, sino alla morte, avvenuta nel 1872. Fu sepolto vicino alla porta centrale, alla destra di chi entra. I resti furono rinvenuti nel 1956, e furono, poi, collocati in un sarcofago.
Il cuore del Santuario è l’immagine della Madonna, il cui originario affresco è stato ritrovato nel 1955. La composizione dell’ignoto pittore cinquecentesco ritrae la Madonna [foto] con lo scettro nella mano destra alzata, sul cui capo (dal viso dolcissimo) due angeli sorreggono una corona di rose. Ai suoi piedi sono una donna in preghiera ed un bambino che si attacca alle vesti della Madonna per sottrarsi al demonio che cerca di ghermirlo.
L’affresco ricorda il seguente fatto miracoloso. Una madre imprecò contro il suo bambino: che ti porti via il demonio! La sciagurata imprecazione stava per avverarsi perchè il demonio comparve per impossessarsi del bambino. La donna, allora, sinceramente pentita fece ricorso alla Madonna, la quale, strappato il bambino dal demonio lo ridette a sua madre. Dinanzi a questa immagine miracolosa sono passati migliaia e migliaia di pellegrini ad invocare la sua mediazione di grazia per grandi sofferenze fisiche, morali, e spirituali.
E la Vergine amabilissima ha ottenuto miracoli e grazie ai suoi figli devoti e fiduciosi nella sua materna intercessione. Il passato è garanzia per il presente e per l’avvenire. Il Santuario del Cerro è trono di grazia ed è il luogo prediletto della misericordia e bontà di Maria Santissima, soccorritrice e consolatrice.
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