Descrizione
Il Santuario di Ghisalba venne eretto sul luogo dove la Madonna apparve ad una anziana donna del paese, il 14 agosto 1453. La chiesa quasi certamente sorse ed inglobò una preesistente oratorio.
Durante una visita pastorale, la chiese viene descritta come: “Ecclesia campestris S. Mariae de Muradelli, satis pulcra et ornata”. L’edificio ecclesiale, anche se piccolo, doveva essere frequentato abitualmente e tenuto in considerazione dagli abitanti del luogo dediti al culto mariano
S. Carlo Borromeo, nel 1575, durante la sua visita, definisce la costruzione armoniosa, con le pareti affrescate e ricoperte di ex voto. Inoltre l’edificio aveva al fianco sinistro l’abitazione del romito. La chiesa viene descritta dotata di tre altari con l’ordito del tetto ligneo sostenuto da grandi archi a sesto acuto in muratura, la facciata con un rosone centrale e sulla cuspide del tetto vi era un piccolo campanile con campana. Il grande cardinale ordinò di rafforzare la stabilità delle murature, di eliminare un altare (di S. Caterina), di murare delle finestre e di aprirne delle altre più in alto ed emise altri provvedimenti di carattere amministrativo, riconfermando pertanto l’importanza a cui era assurto il santuario, nelle pratiche di devozione. Il parroco del tempo fece proprie le disposizioni del Card. Borromeo, aggiungendo alla parete della facciata ovest, un esonartece; inoltre collocò all’interno un nuovo altare di S. Pietro proveniente dal vicino oratorio dedicato all’Apostolo
Nella visita di S. Gregorio Barbarigo, si ribadisce: “…fuori dalla terra vi è una chiesa detta delle Muradelle, dedicata alla Madonna Santissima che ivi apparve conforme la tradizione. In detta chiesa vi sono due altari uno dedicato alla Madonna Santissima et l’altro a S. Pietro…”
Tra il 1666 e il 1667 venne edificato il campanile. Nel 1667 il vescovo Giustiniani nella sua visita conferma le parole di mons. Barbarigo, senza evidenziare relativi cambiamenti
Nel 1681 grazie alla disponibilità economica della parrocchia ed al crescente fervore mariano, iniziarono le opere di ampliamento del santuario. In particolare venne rimosso il tetto originario e demoliti gli archi a sesto acuto che lo sostenevano; inoltre vennero demolite l’abside, la parete a ovest della facciata e il nartece antistante
Tra il 1683 e il 1687 vennero realizzate molte delle opere d’arte poste all’interno, per mano di artisti locali: venne anche riproposto il nartece antistante la facciata verso ovest, su tre archi a tutto sesto poggianti su sopra quattro colonne in pietra di Sarnico. tra il 1700 e il 1735 si realizzò la sagrestia, anch’essa voltata, nella dimensione attuale, si pavimentò in cotto la navata, si decorarono il portico e le volute della volta, si ristrutturò, inoltre continuarono le decorazioni della volta e delle pareti. Nel 1735 venne costruito il portico assiale alla navata, con sei arcate a tutto sesto poggianti su colonne di pietra di Sarnico.
Nel 1740 abbattuta l’abitazione del romito, venne costruita la casa del canonico del Beneficio di S. Maria Marenina che rimase di proprietà degli eredi fino a che non passò alla Congregazione di Carità di Ghisalba che solo nel 1895 la cedette alla Parrocchia
All’inizio del 1800 in concomitanza con i lavori per il vano dell’organo, si decise anche di delimitare la primitiva nicchia esterna con l’originario affresco dell’apparizione. Nel 1877 si costituì una Commissione presieduta dal prevosto mons. Stefano Grasselli di Bariano per dotare il santuario di un gruppo statuario dell’Apparizione. Dopo due anni iniziarono i lavori di costruzione dell’edicola ove collocare le due statue e l’affresco seicentesco del Soldati. Si provvide anche alla creazione di uno “scurolo” per mostrare ai devoti il luogo preciso ove la Beata Vergine Maria posò i suoi piedi
Nel 1924 ottenuto dal Capitolo vaticano il decreto d’incoronazione della statua della Madonna, si ampliò il coro e si restaurò l’altare maggiore
C’ è una reliquia che si presuppone contenga un pezzettino di stoffa proveniente da Nazareth, toccato dalla Madonna 2000 anni fa. La Madonna della Consolazione fu solennemente incoronata nel 1924.
Fonte: http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=31435&Santuario_di_Maria_Santissima_della_Consolazione__Ghisalba
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