Descrizione
Il Santuario della Madonna della Foppa a Gerosa – Val Brembilla
La chiesa più amata di questo angolo della val Brembilla, quella che più ha posto nel cuore della sua gente è il santuario della Madonna della Foppa, la cui devozione e realizzazione sono dovute alle due apparizioni mariane a fanciulle di Gerosa alcuni secoli orsono.
La chiesa nella sua semplicità è perfettamente intonata con la pace e la tranquillità ispirate dal luogo in cui si trova. All’interno sono da vedere il bell’altare barocco con il coro ligneo e due quadri della Madonna, altre tele sulle pareti, gli ex- voto e gli stemmi delle famiglie locali
Prima apparizione: 1° luglio 1558
La tradizione racconta che due bambine del paese, si trovavano a pascolare le loro pecore in una valletta collaterale della valle dei Mulini, nel luogo detto La Foppa. dopo aver passato l’intera giornata, oltre che ad accudire le loro bestie, a pregare e a fare esercizi di pietà, solo verso sera pensarono di ristorarsi con un po’ di pane.
Ad un tratto, le due bambine si sentirono bruciare da ardente sete, ma non avevano a disposizione acqua e non potevano abbandonare il loro gregge. Allora si misero in ginocchio e cominciarono a pregare. Ecco allora il prodigioso evento: apparve loro la Madonna!
La vergine Santa strinse le loro mani e le confortò con il suo «celestiale sorriso», indicando alle due bambine assetate una vena d’acqua purissima. Poi ordinò loro di annunciare agli abitanti del paesello la Sua volontà: che si edificasse in quel punto una chiesa, poi si congedò da loro annunciando che: «Entro otto giorni verrò a prendervi ed entrerete in paradiso».
Quindi l’accorrere del popolo meravigliato per la sorgente… e, soprattutto, per la morte prematura delle due fanciulle dopo gli otto giorni che la vergine aveva predetto.
Il popolo di Gerosa iniziò la costruzione della chiesa non nel luogo dell’apparizione, ma sulla costa, perché fosse visibile dal paese, ma utensili e materiali misteriosamente sparivano. Compresero che dovevano ubbidire alla Madonna. Così la chiesa della Foppa fu completata e la troviamo citata già nel 1575 nei verbali della visita pastorale di San Carlo borromeo.
Seconda apparizione: 5 agosto 1630
Era l’anno della terribile peste di manzoniana memoria. Come in tutta la Lombardia, l’epidemia si diffuse anche nella valle Brembilla. La Madonna apparve – questa volta in sogno – ad un’altra fanciulla, diana Locatelli, abitante nella località di Bura, e le disse di dare l’annuncio che tutti coloro che si fossero recati ad onorarla nel suo Santuario della Foppa, non sarebbero stati contagiati dal morbo.
La notizia corse di bocca in bocca, facendo sì che da ogni paese, anche della pianura bergamasca, accorressero in processione. Secondo il Ghirardelli – eminente cronista dell’epoca con il suo monumentale «Il memorando contagio seguito in Bergamo l’anno 1630» – il concorso di popolo fu talmente grande che in due mesi si raccolsero offerte in denaro ed in oggetti preziosi per circa diciottomila franchi.
La festa del santuario della Foppa si svolge ogni anno il 2 di Luglio, giorno della visitazione della vergine Maria a Santa Elisabetta.
Testo di Giovanni Salvi
Fonte: https://www.itinerari.bergamo.it/il-santuario-della-madonna-della-foppa-a-gerosa-val-brembilla/?fbclid=IwAR2bB55H7wOA2152gvI6VPowvMd3r2FaFvbT-5o3gwxCfSM4Y8XuodGWuTI
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